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Gerusalemme, la via Dolorosa Gerusalemme, la via Dolorosa

In Quaresima sulla Via Dolorosa con i francescani della Custodia

Dalla Terra Santa il Custode, padre Francesco Patton, ci racconta un progetto che condurrà virtualmente i fedeli di tutto il mondo a Gerusalemme

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

In questa Quaresima segnata dalla pandemia e dall’impossibilità di spostarsi, la Via Dolorosa, con il suo cammino di Via Crucis, entrerà direttamente nelle case dei fedeli che potranno percorrerla virtualmente grazie al progetto “Hic-On the way of the cross”, messo a punto dalla Custodia di Terra Santa per consentire ai pellegrini di seguire, spiegano da Gerusalemme, “passo dopo passo la strada che Gesù percorse duemila anni fa, portando sulle spalle la croce dal luogo in cui venne flagellato fino al luogo della sua crocefissione”.

Occhi e cuori dei fedeli rivolti a Gerusalemme

“Dato che i pellegrini – spiega a Pope padre Francesco Patton, custode di Terra Santa – non possono venire fisicamente in Terra Santa, per percorrere settimanalmente la via Dolorosa, che in tempo di Quaresima era una devozione molto, molto praticata, con centinaia di persone ogni venerdì, abbiamo pensato di andare noi incontro ai pellegrini, sapendo che, in tutto il mondo, tanti sono con gli occhi e con il cuore rivolti a Gerusalemme”. Si tratta di un percorso, spiega il Custode, che si compie riflettendo sulle stazioni tradizionali della Via Crucis a Gerusalemme, con meditazioni che possano aiutare i “pellegrini fedeli sparsi in tutto il mondo a trovare anche il senso più profondo della propria vita, della propria esistenza, un messaggio di speranza in un tempo come quello che stiamo vivendo, difficile, di sofferenza e, quindi, una lettura anche della sofferenza che sia in chiave pasquale, perché poi questo è il senso della Via Crucis”.

Ascolta l'intervista con padre Francesco Patton

Per ogni stazione video e meditazioni in lingue diverse

Ad ogni stazione verrà dedicato un breve video che parte dalle immagini di Gerusalemme, dove ebbero luogo gli episodi narrati nei Vangeli. Tredici video per tredici stazioni, “proprio legati – prosegue il francescano – ai luoghi sui quali Gesù ha vissuto la sua via dolorosa, poi ovviamente, grazie anche all’impegno e alla collaborazione del Christian Media Center, le immagini sono arricchite di quei dettagli che aiutano a comprendere i luoghi, la spiritualità dei luoghi e anche, potremmo dire, l'attualizzazione di quello che è il mistero della Via Crucis”. La meditazione verrà aiutata dai religiosi della Custodia, ciascuno dei quali si esprimerà nella propria lingua madre, da un diverso santuario della Terra Santa, “a testimonianza della realtà internazionale” dei francescani.  

Processione lungo la via Dolorosa, foto d'archivio
Processione lungo la via Dolorosa, foto d'archivio

Forte il contatto con i pellegrini, in attesa del loro ritorno

La speranza di padre Patton è che la Pasqua 2021 possa essere vissuta in modo più sereno rispetto allo scorso anno. La Terra Santa sta lentamente uscendo dalla pandemia, racconta ancora, le vaccinazioni sono arrivate a coprire una larga fetta di popolazione, ma il Paese è ancora chiuso con la conseguente assenza dei pellegrini e le gravi ricadute economiche per la piccola comunità cristiana le cui botteghe artigianali, soprattutto a Betlemme e Gerusalemme, sono chiuse da mesi.  “Quello che noi cerchiamo di fare per i pellegrini è di trasmettere, il più possibile, anche le varie feste che sono legate ai singoli santuari, in questo modo i pellegrini virtuali, in realtà persone in carne ed ossa che hanno già visitato la Terra Santa, possono percorrere i luoghi nei quali anche la loro fede è cresciuta e questo penso che sia importante”. Durante la Settimana Santa, quindi, verranno trasmessi tutti i momenti più importanti, compreso il triduo pasquale al Santo Sepolcro, con la celebrazione dell’hora sancta al Getsemani e il cosiddetto funerale di Gesù nel Sepolcro. “Per tutto l’anno – conclude padre Patton – ci saranno una serie di celebrazioni, per permettere ai fedeli di tutto il mondo e ai pellegrini di sentirsi ancora in contatto con questa terra, nella speranza che possano presto tornare”.

L’appuntamento, fino a Martedì Santo, 30 marzo, è ogni martedì e venerdì sui social media della Custodia di Terra Santa.

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19 febbraio 2021, 08:00