ҽ

Burkina Faso, sfollati interni primi destinatari della raccolta fondi della Chiesa Burkina Faso, sfollati interni primi destinatari della raccolta fondi della Chiesa 

Burkina Faso: raccolta fondi dei vescovi per i poveri

Alimenterà il “Fondo Cattolico di Solidarietà Alfred Diban” la raccolta dalla Conferenza episcopale del Paese africano per aiutare in primo luogo sfollati e vittime di disastri naturali o epidemie

Tiziana Campisi - Città del Vaticano 

Si concluderà domenica prossima la campagna di raccolta fondi che si svolgerà in tutte le diocesi, le parrocchie e le comunità cristiane del Burkina Faso, lanciata dalla Conferenza episcopale, per alimentare il “Fondo Cattolico di Solidarietà Alfred Diban”. Lo ha spiegato il presidente della Conferenza episcopale Burkina-Niger e vescovo di Dori, monsignor Laurent Dabiré, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Ouagadougou lunedì scorso. Istituito due anni fa, il Fondo è stato pensato dai vescovi per far fronte alle emergenze provocate da crisi umanitarie, disastri naturali e altre situazioni precarie e alimentare la solidarietà.

"Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel cuore"

L’iniziativa viene portata avanti con la collaborazione dell’Organizzazione cattolica per lo sviluppo e la solidarietà (OCADES). “Obiettivo principale del fondo in Burkina Faso è aiutare gli sfollati interni o quanti sono stati colpiti da disastri naturali o epidemie, concentrando gli interventi anzitutto sulla sicurezza alimentare” ha detto monsignor Dabiré. Il presule ha precisato inoltre che la Chiesa vuole essere al fianco di quelle persone che per un motivo o per un altro si trovano in condizioni di precarietà e ha esortato quanti possono offrire un contributo a prendere parte alla raccolta fondi attraverso i canali appositamente predisposti. Lo slogan della campagna di raccolta fondi si ispira ai versetti 7-9 della seconda lettera di San Paolo ai Corinzi: “Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia”.

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

24 febbraio 2021, 10:36