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Wcc: lavorare insieme per combattere la violenza sulle donne

Si è appena conclusa la Settima edizione del Simposio annuale sul ruolo della religione e delle organizzazioni basate sulla fede negli affari internazionali. In evidenza dalla sigla delle Chiese organizzatrici l'impegno ad essere uniti nel contrasto a disuguaglianze di genere e alla promozione delle tutele specie sulle donne, venute meno in tempo di pandemia

Tiziana Campisi - Città del Vaticano 

Accelerare la parità fra i sessi, l’uguaglianza e la giustizia: è quanto si propongono i partecipanti alla settima edizione del Simposio annuale sul ruolo della religione e delle organizzazioni basate sulla fede negli affari internazionali, svoltasi on line martedì scorso. L’incontro è stato co-organizzato dal Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc), dal Consiglio Generale Chiesa e Società della Chiesa Metodista Unita, dal Soccorso Islamico, da ACT Alliance, dalla Chiesa Avventista del Settimo Giorno, da Soka Gakkai International, dalla United Religions Initiative e dalla UN Women e UNFPA per la Task Force inter-agenzie delle Nazioni Unite su religione e sviluppo.

Lavoriamo per costruire rapporti di comunità

Nel corso dei lavori, riferisce il portale del Wcc, Peter Prove, direttore della Commissione delle Chiese per gli affari internazionali del Wcc, ha osservato che la pandemia di Covid-19 ha comportato il rinvio di eventi sull’uguaglianza di genere, l’interruzione di processi chiave per la promozione della giustizia di genere e l’aumento di casi di violenza sessuale e altre forme di ingiustizia, e che l’occasione del simposio è un impegno a lavorare insieme per combatterle. “Avremo bisogno l’uno dell’altro per questi anni a venire, poiché ci sono molti orfani, molte vedove, molte famiglie distrutte” ha detto Phumzile Mlambo-Ngcuka, direttore esecutivo di UN Women. I relatori hanno convenuto che occorre continuare a lavorare per costruire rapporti tra comunità di fede e organizzazioni civili. “Dobbiamo reindirizzare le energie religiose negative in energie religiose positive - ha esortato Victor Ochen, fondatore dell'African Youth Initiative Network -. Nelle attuali circostanze, dobbiamo creare una coalizione che la pensi allo stesso modo”.

Pandemia: intaccate tante conquiste fatte

Rudelmar Bueno de Faria, segretario generale di ACT Alliance, ha parlato dell’interpretazione errata dei testi sacri, che combinata con pratiche culturali e tradizionali dannose, mina l’essenza dell’uguaglianza di genere. “È fondamentale lavorare con leader religiosi e responsabili per promuovere un approccio di fede trasformativo che rimodelli le strutture e le organizzazioni per favorire la giustizia di genere” ha evidenziato. Per Ganoune Diop, segretario generale dell’Associazione internazionale per la libertà religiosa, ha rimarcato che è importante affrontare la disuguaglianza di genere a tutti i livelli e che sono soprattutto le donne a subirla, ad esempio sul posto di lavoro. Ib Petersen, vicedirettore esecutivo per la gestione del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), ha invece riferito che l’impatto della pandemia su donne e ragazze è stato enorme, tanto da intaccare decenni di conquiste duramente raggiunte sull’uguaglianza di genere. Ib Peterson ha inoltre sottolineato quanto importante sia sostenere l’accessibilità ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva e ridurre il rischio di violenza di genere, affrontando le cause profonde di molti comportamenti discriminatori e violenti. Un ruolo chiave in tutto ciò è stato riconosciuto alle organizzazioni basate sulla fede e ai leader religiosi.

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28 gennaio 2021, 14:29