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Telemater, la tv che porta la Messa del Papa nella Grande Mela

Nata sette anni fa come televisione parrocchiale, l'emittente americana fondata dal missionario scalabriniano padre Walter Tonelotto, è diventata un punto di riferimento nel panorama della programmazione religiosa statunitense, anche in lingua italiana. Grazie alla collaborazione con altre sigle, Angelus e cerimonie papali hanno stabile presenza nei palinsesti per un pubblico di milioni di spettatori

Non saranno solo le luci di Broadway a brillare di meno nella New York stretta dalla morsa delle restrizioni. Anche le comunità cristiane stanno avvertendo la fatica nel potersi incontrare in presenza, alle prese con molte difficoltà e misure di prevenzione nella celebrazione dell'Eucaristia rispetto alla consuetudine. Oltre a prendersi cura delle situazioni di difficoltà e dei più fragili, le parrocchie della metropoli stanno cercando nuovi modi per far giungere suoni e immagini delle celebrazioni eucaristiche nelle case e poter offrire almeno una partecipazione mediata dal digitale.

Se gli Italiani residenti nella Grande Mela potranno assistere alla Messa di Natale di quest’anno sarà proprio grazie a "Telemater", un’emittente nata dall’idea di padre Walter Tonelotto, missionario scalabriniano, e sviluppata da un gruppo di giovani professionisti provenienti dall’Italia, che proprio nella notte di Natale del 2013 avevano iniziato la prima trasmissione dalla chiesa di Nostra Signora di Pompei, nel cuore di Manhattan.

Audience in crescita

Dopo gli esordi, come canale dedicato ai bisogni spirituali della parrocchia, Telemater si è sviluppata velocemente rendendo la Santa Messa domenicale e l’Angelus del Papa appuntamenti attesi e seguiti. Alcuni canali di ispirazione cattolica come "Queens Public Television", "Net tv" e "TeleCare" hanno iniziato a inserire nei propri palinsesti il progetto della celebrazione eucaristica domenicale in italiano, aprendo così la piccola Telemater a una audience televisiva a carattere nazionale. Un pubblico potenziale di 20 milioni di spettatori è stato raggiunto quando TeleCare (15 milioni) e Net tv (5 milioni) hanno rilanciato la trasmissione della Santa Messa, mentre QPTV, la "Queens Public Television", (800 mila) ha mandato in onda due ore del loro programma due volte alla settimana.

Telemater: padre Walter Tonelotto intervistato da Nick Signorello
Telemater: padre Walter Tonelotto intervistato da Nick Signorello

In una terza fase della sua esistenza Telemater ha dovuto ridurre la produzione dei programmi, la cui realizzazione diventava sempre più onerosa, e si è aperta ai social media, interagendo anche con un pubblico più giovane e proveniente da diversi Paesi del mondo. Proprio l’attenzione al mondo giovanile e ai nuovi linguaggi hanno portato Telemater a produrre un docufilm su Beato Pier Giorgio Frassati, utilizzato anche durante la veglia notturna della Giornata mondiale della gioventù del 2016, a Cracovia.

"Un grandissimo aiuto"

Oggi Telemater sta vivendo una quarta, inaspettata evoluzione, proprio a Natale, a distanza di sette anni da quella prima notte in cui padre Walter Tonelotto diffuse le prime immagini in streaming, grazie al decisivo appoggio della Diocesi di Brooklyn e del suo vescovo, mons. Nicholas Di Marzio. Infatti per la trasmissione delle varie celebrazioni liturgiche è stata messa a disposizione dell’emittente la chiesa dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria a Williamsburg. "Offro le mie benedizioni e il mio sostegno a Telemater - ha confermato mons. Di Marzio in un videomessaggio - è un grandissimo aiuto qui negli Stati Uniti per le persone che parlano l'italiano per conservare la loro fede, lingua e cultura. Che possa il Signore benedire quanti vi operano e aiutarli nel loro lavoro".

Fondamentale in questa fase è stato anche l’apporto di alcuni sacerdoti che parlano nativamente l’Italiano, come mons Jamie Gigantiello, della parrocchia di Monte Carmelo di Williamsburg, e padre Alessandro Linardi.

Mons. David Cassato, coordinatore diocesano per la pastorale degli Italiani - che ha addirittura messo a disposizione un pullmino e un autista per accompagnare i fedeli che hanno difficoltà a spostarsi - ha sottolineato la sua fiducia nella missione evangelizzatrice dell’emittente: "Telemater è una meravigliosa risorsa per la vita di tante persone nel continuare la loro missione qui per far conoscere il Vangelo a tante tante persone, probabilmente il dono migliore per la possibilità di molti, e molti italiani qui negli Stati Uniti, di poter vivere la propria fede e nella propria lingua madre".

"Come in tutte le opere della Madonna - ha dichiarato padre Walter Tonelotto in un messaggio inviato all’emittente - da piccolo e umile inizio si passa poi ad aprirsi a tutti i confini della terra. Il Beato Scalabrini diceva: 'Il Signore ha cosparso il cielo di stelle e la terra di Italiani'. Oggi, più che mai, anche a causa della pandemia, Telemater vuole raggiungere tutti questi Italiani con la luce della fede, con la gioia della nostra terra e l’orgoglio di essere ancora un faro di cultura per le generazioni future".

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22 dicembre 2020, 10:00