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Myanmar, Covid: cresce l'uso della rete nelle diocesi birmane

La decisione è dei vescovi birmani per tutte le attività pastorali. Tra i più attivi nella rete monsignor John Hsane Hgyi, vescovo di Pathein, nel distretto dell’Irrawaddy. Grazie ai suoi appelli durante le Messe trasmesse on-line, la diocesi è riuscita a raccogliere fondi da donatori per assistere le famiglie più bisognose

Lisa Zengarini - Città del Vaticano

Non solo Messe in streaming. Nove mesi di restrizioni contro il Covid-19 hanno spinto i vescovi birmani a spostare on-line sempre più attività pastorali. Diverse diocesi - riporta l'agenzia Ucanews trasmettono in rete riflessioni sui testi biblici, adorazioni eucaristiche, novene di preghiera alla Divina Misericordia. Alcuni vescovi usano internet per mantenersi in contatto con i propri fedeli. Tra i più attivi nella rete monsignor John Hsane Hgyi, vescovo di Pathein, nel distretto dell’Irrawaddy. Grazie ai suoi appelli durante le Messe trasmesse on-line, la diocesi è riuscita a raccogliere fondi da donatori per assistere le famiglie più bisognose durante la pandemia. Lo scorso settembre il presule, che coordina uno speciale team diocesano contro il Covid-19, ha inoltre messo on-line una guida per i sacerdoti, religiosi e fedeli per prevenire la seconda ondata di contagi nella diocesi.

Trasmissioni, Adorazione e meditazioni on line

L’arcivescovo di Mandalay, monsignor Marco Tin Win, ha invece lanciato da poco una nuova trasmissione settimanale per invitare i fedeli e il clero a cercare sollievo in questi tempi difficili nella meditazione cristiana, ma anche nell’Adorazione Eucaristica, nella lettura e in opere di volontariato per la collettività come la pulizia, il giardinaggio, la piantumazione di alberi. In un video di 30 minuti spiega come concentrarsi per meditare. Le sue Messe celebrate on-line sono anche un’occasione per ricordare ai fedeli l’importanza di rispettare i protocolli sanitari per evitare il contagio.

Dopo essere stato in parte risparmiato dalla prima ondata di Covid-19 , il Myanmar ha visto una costante crescita dei contagi a partire dallo scorso agosto. I casi hanno ormai superato quota 109mila, con 2.292 morti al 15 dicembre che l’hanno portata ad essere la terza nazione più colpita dalla pandemia nella regione dell’Asean, dopo le Filippine e l’Indonesia. Tra i principali focolai Yangon. A rendere il Paese particolarmente vulnerabile è la debolezza del suo sistema sanitario nazionale. Per questo a dicembre le autorità birmane hanno deciso di inasprire le misure restrittive.

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17 dicembre 2020, 08:19