Avvento, Ungheria. Erd?: costruire ponti per andare incontro a Cristo
Isabella Piro - Città del Vaticano
La pandemia da Covid-19 non ha solo il colore del lutto, della disperazione, dell’insicurezza, ma anche quello dell’opportunità: l’opportunità di riflettere sulla nostra vita per renderla migliore. Questo il cuore del del cardinale Peter Erdö, arcivescovo metropolita di Esztergom-Budapest e Primate d'Ungheria, diffuso in tempo di Avvento. In particolare, il porporato esorta i fedeli a costruire ponti per andare incontro a Cristo: il primo ponte è “il ponte della vita”, un’opera alla quale lavorano “innanzitutto i genitori, ma anche i medici e gli infermieri, tutti quelli che proteggono la nostra salute e la nostra vita”. Il secondo, invece, è quello “dell’amore” che si trasmette “soprattutto in famiglia”, educando nuove generazioni “capaci di volersi bene, serene, aperte e disponibili al servizio verso tutta la società”. Il terzo, poi, sarà “il ponte del sapere”, perché “l’umanità deve trasmettere al futuro tutto il sapere che ha accumulato finora, affinché le prossime generazioni possano continuare ad arricchirlo”.
Questo compito, evidenzia il cardinale Erdö, spetta “ai pedagoghi, agli educatori, ai ricercatori e agli studiosi”. Si tratta di “una sfida”, certo, che però è “al tempo stesso un compito magnifico”. Tutto ha un “vero valore – spiega infatti il porporato - se hanno un senso il nostro passato, il nostro futuro e le vite dei singoli e delle comunità”. Ricordando, poi, che “Dio non abbandona l’umanità a se stessa” ma “percorre insieme a noi le vie della storia”, l’Arcivescovo ungherese guarda con fiducia al settembre 2021, quando a Budapest avrà luogo il 52.mo Congresso eucaristico internazionale. “Incontriamo Cristo a Budapest – è quindi l’esortazione conclusiva del videomessaggio – affinché ci accompagni nelle nostre vite, donandoci gioia e ottimismo”.
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