Ad Assisi i giovani di tutto il mondo per ripensare l'economia del futuro
Luca Collodi - Città del Vaticano
Dal 19 al 21 novembre 2020 si ritroveranno ad Assisi, alcuni in presenza molti collegati via web, giovani economisti e imprenditori da tutto il mondo. L’incontro ha come titolo 'The Economy of Francesco. I giovani, un patto, il futuro – Assisi 2020'. E' stato promosso dal Papa e organizzato da un comitato al quale partecipano la Diocesi di Assisi, l’Istituto Serafico, il Comune di Assisi e l’associazione Economia di Comunione, in collaborazione con il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero del Vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale, che patrocina l’iniziativa. Il nome dell’evento fa riferimento al Santo di Assisi, ma ricorda anche l’Esortazione Apostolica “” e l’enciclica “”, e si propone un'analisi dell'economia mondiale, in termini di accesso alle risorse in condizioni di equità e di tutela ambientale, sollecitando la creazione di un modello economico differente.
L'intenzione concreta, spiega l'economista Stefano Zamagni a Radio Vaticana Italia, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, è di creare "le premesse per ridefinire le sfide dell’economia a partire dal pensiero e dall’agire economico basato sui principi della sostenibilità integrale":
R.- Quello che si terrà alla fine del prossimo mese di novembre ad Assisi, sia pure da remoto per la pandemia Covid, è un evento straordinario che merita una sottolineatura. Da sempre, infatti, la Chiesa ha discusso di vari temi, dalla famiglia alla moralità e tanto altro, ma è la prima volta che chiama a raccolta giovani economisti e giovani imprenditori per affrontare i nodi di questa epoca presente.
Professor Zamagni il Papa invita a ricostruire dal basso l'economia…
R.- Direi invita a ricostruire dalle fondamenta, cioè dal pensiero economico francescano. Perché a partire dal 1300 e soprattutto nel 1400, il pensiero francescano ha dato vita all'economia di mercato come la conosciamo oggi. Ma per tanti studiosi, che non conoscono la storia, ciò non è mai stato sottolineato a dovere. I primi, tra virgolette, economisti di valore sono stati tutti, dico tutti, francescani. Ecco allora perché il Papa ha voluto chiamarla ‘Economia di Francesco’, ed ha voluto celebrare questo incontro nella città che è diventata ormai simbolo di questo.
Francesco invita i governi a riprendere in mano le regole della finanza…
R.- Sì. Le regole della finanza e, più in generale, le regole del gioco economico perché le regole dell’economia di oggi sono ancora quelle del 1944, quando a Bretton Woods, subito dopo la guerra, si riunirono le potenze vincitrici per scrivere, appunto, le regole del gioco. Sono passati ormai 80 anni e non è cambiato niente, in particolare per quel che riguarda la finanza. Perché non è tanto l'obiettivo del profitto il problema, ma il modo con cui il profitto viene calcolato. Per esempio, si parla di partita doppia nella contabilità economica, ma nella finanza non si applica la partita doppia ma la partita semplice. Non si tiene conto, cioè, degli effetti indiretti, che si chiamano esternalità, che un certo modo di fare finanza trasmettono al resto della società. Io perseguo il mio interesse, e di per sé non c'è nulla di male, ma devo considerare il danno che provoco agli altri. Oggi, per quel danno non pago nulla. Allora, dice il Papa, ciò è intollerabile e penso che abbia profondamente ragione.
Il terzo settore, la società civile, avranno la forza per accompagnare questo nuovo processo economico?
R.- Direi proprio di sì e la decisione del Papa di affrontare il tema economico-finanziario è da almeno 10, 15 anni che è sotto traccia. Il mondo dell'associazionismo, dal volontariato alle cooperative sociali alle fondazioni, è da tempo che porta avanti concretamente questa idea. Il fatto che il Papa l'abbia fatta propria e rilanciata apre alla speranza. Perché sappiamo che in giro per il mondo c’è una maggioranza di giovani, per come abbiamo visto in questi mesi di preparazione dell'evento di Assisi, che riflettono su questi pensieri e vogliono andare in questa direzione.
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