Dialogo, Università di Lugano: le grandi religioni parlano a tutti
Michele Raviart – Città del Vaticano
Ognuna delle grandi religioni del mondo ha nei suoi princìpi una predisposizione al dialogo con l’altro, che si può scoprire attraverso la conoscenza dei presupposti fondamentali di basi e dei vari riti. È a partire da questa constatazione che nasce il corso online “Religion from Inside”, promosso dalla facoltà di Teologia di Lugano e che vedrà l’intervento di rappresentanti di cristianesimo, ebraismo, islam, buddhismo e induismo.
In ogni religione c’è un elemento di apertura
“Il dialogo interreligioso è reso possibile se noi ci rendiamo conto che le grandi religioni mondiali perseguono tutte l'apertura ad uno spazio sacro e, in relazione a questo, all'altro essere umano”, spiega a Pope Adriano Fabris, professore di Etica all’Università di Pisa e direttore dell’Istituto Re.te (religioni e teologia) all’Università di Lugano. “La novità di questo corso”, sottolinea, “è che cinque rappresentanti delle religioni mondiali mostrano, esponendo i criteri, i principi fondamentali e le pratiche delle proprie religioni che ogni religione è un elemento di apertura e contiene in sé i principi di amore, di rispetto per il prossimo che vengono dalla relazione fondamentale con il divino”.
Lezioni online aperte a tutti
Il corso, gratuito, durerà sei settimane, ed è equiparabile ad un Master universitario. L’obiettivo è quello di raggiungere il maggior numero di persone possibile, attraverso il formato MOOS – massive open online course – che prevede una didattica a distanza libera e open source. “Il corso è rivolto a tutti. Ha questa ambizione”, ribadisce il professor Fabris, ideatore del corso. ”È un percorso serio, con sostegno, un forum, dei tutor che, aiutano, animano e rispondono alle domande che ci possono essere sull'argomento, ma non è un corso con un taglio accademico in senso tradizionale. Per questo, appunto, è rivolto a tutti quanti, che ci auguriamo possano usufruirne per capire nel modo migliore i contenuti delle varie religioni e conoscendo gli altri conoscere meglio, anche loro stessi e la propria tradizione”.
Il ruolo della pandemia
Decisivo nello sviluppare l’idea per questo corso è stato il contesto mondiale durante la pandemia di coronavirus. “Gli interventi del Santo Padre da questo punto di vista ci hanno stimolato a ripensare la nostra attività nella pandemia e hanno veramente costituito uno stimolo importante e profondo”, spiega ancora Fabris. “Dobbiamo, da cristiani, rispondere alla situazione del nostro tempo e noi come persone impegnate in ambito culturale e in questa missione di dialogo interreligioso abbiamo cercato di farlo. La strada fondamentale ci viene offerta dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per queste piattaforme, che adesso siamo costretti tutti quanti ad usare”, conclude.
Il programma del corso
I relatori saranno René Roux, rettore della facoltà di Teologia di Lugano per il cristianesimo; il rabbino Ephraim Meir, professore emerito di Filosofia ebraica all’università israeliane di Bar-Ilan; l’imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini, presidente del Coreis italiano, l’esperto di buddismo Seung Chul Kim dell’università giapponese di Nanzan e l’induista Svamini Hamsananda Giri, dell’Unione induista italiana. Il primo incontro è fissato per il 5 ottobre ed è possible iscriversi a questo link: .
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