Antonia Salzano: mio figlio, Carlo Acutis, punto di partenza per la fede
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
Ad Assisi entra nel vivo la beatificazione del venerabile Carlo Acutis. L’appuntamento è per il 10 ottobre con una celebrazione in programma nella Basilica superiore di san Francesco. Un cammino che inizia domani mattina con l’esposizione del corpo del giovane all’interno del Santuario della Spogliazione, qui resterà visibile fino al 17 ottobre. L’apertura della tomba rappresenta il primo atto di un percorso più ampio che prevede un ricco calendario di eventi per ripercorrere il cammino spirituale del 15enne morto nel 2006 per leucemia.
La santità per tutti
“Il corpo di Carlo – ricorda la mamma, Antonia Salzano – è stato trovato intatto, poi è stato trattato ed ora verrà esposto. Sono tanti i giovani e i fedeli che ci tengono a questo contatto”. La venerazione del giovane ha ormai raggiunto tutti gli angoli del pianeta. “Lui verrà beatificato – aggiunge – però la santità è qualcosa che riguarda tutti noi”. Ecco dunque il significato del rito che ci apprestiamo a vivere. “Il suo esempio – spiega – costituisce un punto di partenza per chiunque voglia mettere il Vangelo al centro della propria vita”.
La presenza del Signore
Per Antonia Salzano è chiaro il messaggio che parte da Assisi in questi giorni. “È un messaggio eucaristico che dice che il Signore è in mezzo a noi. Quindi è necessario vivere questa presenza di Dio costantemente”. Carlo ce l’ha fatta: ha sperimentato tutto questo anche grazie alla sua particolare adorazione nei confronti di san Francesco d’Assisi. Ma il suo essere nostro contemporaneo, il suo interesse per Internet, la sua attenzione per le questioni di tutti i giorni, dimostra ancora una volta che oggi ciascuno di noi può davvero aspirare alla santità”.
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Tantissime le richieste di partecipazione all’evento del 10 ottobre e per questo si lavora alacremente. “C’è tanta gente che vorrebbe venire”, conferma Antonia Salzano. “Purtroppo, con il Covid, molti che provengono da Paesi come Stati Uniti, America Latina e Australia, sono bloccati. Però – sottolinea – abbiamo assicurato che sarà possibile vedere la celebrazione tramite Internet e alcune televisioni”.
Una figura che attrae
Una figura, quella di Carlo, che ha creato attenzione. Una fede calata profondamente nell’oggi, un messaggio che arriva chiaro ai giovani grazie ad un linguaggio fresco e vivace. Così, intorno a lui, sono nate tante iniziative come un video reportage realizzato da Officina della Comunicazione e Telepace, in collaborazione con VatiVision, la piattaforma digitale per la diffusione di contenuti audiovisivi di ispirazione cristiana tra i quali anche “La mia autostrada per il cielo”, sulla biografia di Carlo, e “Segni”, sulla mostra riguardante i Miracoli Eucaristici da lui ideata.
L’influencer cristiano
“L’attenzione dei media è sorprendente”, dice Antonia Salzano. “Tante testate, anche laiche, come il Times e la Bbc, si sono interessate a Carlo. Penso che questo nasca dal fatto che lui dialoghi con i tempi di oggi e dal fatto che la Chiesa proponga qualcuno che è legato ad internet e ai social media”. Tant’è che qualcuno lo ha chiamato “l’influencer di Dio”. Per l’uso consapevole delle nuove tecnologie, il Papa ha lo citato nella , l’Esortazione Apostolica conclusiva del Sinodo straordinario dei giovani del 2018, dedicandogli un capitolo intero. “Noi pensiamo che il Papa lo abbia nel cuore – conclude la mamma – ma chissà se il 3 ottobre ad Assisi avrà un pensiero speciale per Carlo”.
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