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Usa: Giornata di preghiera contro il razzismo indetta dai vescovi

Le Chiese degli Stati Uniti esprimono dolore per i fatti di Kenosha nel Wisconsin, ed indicono per oggi e per il 9 settembre una giornata di preghiera anche in ricordo del 57.mo anniversario del discorso di Martin Luther King: “I have a dream”. “Il razzismo – ha scritto l’arcivescovo di Milwaukee – non è il mezzo per ottenere pace e giustizia”

Lisa Zengarini – Città del Vaticano

Resta alta la tensione a Kenosha, dopo l’uccisione di due manifestanti per mano di un diciassettenne armato durante gli scontri e le proteste seguite al grave ferimento di Jacob Blake, l’afroamericano colpito alle spalle il 23 agosto da un agente di polizia. Su quest'ultima vicenda è intervenuto l’arcivescovo di Milwaukee, monsignor Jerome Edward Listecki, che – in una nota pubblicata sul sito diocesano – ha lanciato un appello contro il razzismo e la violenza che, afferma, “non può mai essere il mezzo per ottenere la pace e la giustizia”. “I peccati della violenza, ingiustizia, razzismo e odio devono essere eliminati dalle nostre comunità con atti di misericordia, con la protezione e la cura della dignità di ogni persona umana, nel rispetto del bene comune e con una indefessa ricerca dell'uguaglianza e della pace", sottolinea la nota.

Riparare ai peccati del razzismo

All’appello di monsignor Listecki si sono uniti i vescovi degli Stati Uniti che hanno invitato i cattolici a unirsi a una speciale giornata di preghiera e digiuno contro razzismo, oggi, nel 57.mo anniversario del celebre discorso di Martin Luther King “I have a dream” o, alternativamente, il 9 settembre, festa di San Pietro Clavier. In una nota monsignor Shelton J. Fabre, presidente della Commissione ad hoc contro il razzismo della Conferenza episcopale (Usccb), invita in particolare tutti i fedeli a partecipare a Messe di riparazione contro i peccati del razzismo, a recitare il Rosario per la guarigione da questa piaga e a chiedere l’intercessione dei Santi che si sono battuti per l’uguaglianza razziale, come san Pietro Claver e santa Katharine Drexel.  “Ribadiamo il valore di coloro la cui vita e dignità nel Paese sono marginalizzati a causa del razzismo e la necessità di lottare anche in difesa della vita dei bambini non nati”, afferma la dichiarazione ricordando le forti parole pronunciate dal reverendo King nel suo storico discorso del 18 agosto.

Continuare a lavorare per il bene

"Indignazione" per quanto accaduto a Kenosha è stata espressa il 26 agosto dal Consiglio nazionale delle Chiese che in una dichiarazione ricorda anche le uccisioni e di altri afro-americani per mano della polizia, l’ultimo dei quali è avvenuto appena un giorno prima del ferimento di Blake a Lafayette dove a perdere la vita è stato Trayford Pellerin. “Le notizie su questi tragici eventi sono demoralizzanti e ci spingono a chiederci quando finirà tutto questo?”, si legge nella nota ripresa dal sito del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc). "Siamo stanchi, ma non abbastanza per continuare la nostra battaglia per il cambiamento e per la giustizia", continua la dichiarazione che sottolinea l’urgenza di riformare la polizia negli Stati Uniti e di cambiare la sua formazione. "Il fatto che queste ingiustizie continuino dopo mesi di forti proteste per la morte di George Floyd, Breonna Taylor e Ahmaud Arbery e di tanti altri, indica quanto lavoro bisogna ancora fare per porre fine al razzismo e ai pregiudizi inconsci”, afferma in conclusione il Consiglio nazionale della Chiese.

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28 agosto 2020, 11:36