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Una ragazza nigeriana Una ragazza nigeriana  

In Nigeria, Chiesa e governo uniti nella lotta alla tratta di esseri umani

Crimini come lo stupro e la tratta degli esseri umani si sono moltiplicati in questi mesi nel Paese africano. Indispensabile avviare una collaborazione tra la Chiesa e lo Stato per contrastare il fenomeno e per sensibilizzare la popolazione sulla portata di questi delitti orrendi. E' ciò che è stato deciso in un recente incontro ad Abuja

Isabella Piro - Città del Vaticano

In Nigeria Chiesa cattolica e governo scendono in campo insieme per combattere crimini come lo stupro e la tratta di esseri umani: Julie Okah-Donli, direttore generale dell’Agenzia nazionale per la proibizione del traffico di persone (Naptip), si è recata in visita lunedì scorso all’arcivescovo della capitale, Abuja, monsignor Ignatius Kaigama. “Scopo della visita – informa il sito web della Recowa-Cerao (Conferenza episcopale regionale dell'Africa occidentale), di cui il presule è presidente – è stato quello di avviare una possibile collaborazione Stato-Chiesa per lavorare insieme nella lotta alla tratta e allo stupro”.

Moltiplicati i casi di stupro nel Paese

In Nigeria, infatti, i casi di violenza sessuale sono aumentati notevolmente negli ultimi mesi, tanto che tra gennaio e maggio se ne sono registrati ben 717, tra cui alcuni che hanno provocato la morte delle vittime. La popolazione è scesa in strada in segno di protesta, sotto l’hashtag #WeAreTired (Siamo stanchi), chiedendo giustizia e interventi urgenti di contrasto a tali delitti. Dal canto suo, nel corso dell’incontro con la Okah-Donli, l’arcivescovo Kaigama ha ribadito la disponibilità della Chiesa a collaborare con il governo, sottolineando che “lo stupro non è solo un peccato, ma un reato penale. La Chiesa cattolica è disposta a collaborare a lavorare insieme alla Naptip per eliminare questa minaccia".

L'impegno della Chiesa cattolica locale

Monsignor Kaigama ha ricordato, inoltre, che “in ambito internazionale, la Chiesa cattolica è già impegnata nella lotta contro questi crimini” e che, secondo le direttive di Papa Francesco illustrate nel Motu proprio “Vos estis lux mundi”, l’arcidiocesi di Abuja ha avviato un programma per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili mediante, ha spiegato, "un apposito Comitato composto da sacerdoti, personale medico e legale, ed esperti in vari campi, tutti pronti a collaborare con la Naptip per combattere ogni violazione dei diritti umani”.

L'appello ai cristiani a ricostruire un mondo malato

Già lo scorso giugno, l’arcivescovo di Abuja aveva condannato questi atti, definendoli “atroci” e auspicando azioni legali contro i colpevoli. In particolare, il presule aveva invitato la popolazione, soprattutto i cristiani, a “contribuire nella ricostruzione di un mondo malato che ha perso il senso del peccato” e a “denunciare ogni comportamento delittuoso”. Gli aveva fatto eco, nei giorni scorsi, l’arcivescovo di Lagos, monsignor Adewale Martins, che aveva descritto lo stupro come “un male intrinseco che viola la dignità delle vittime”.

L'Agenzia nigeriana anti tratta attiva dal 2003

Fondata dal governo federale della Nigeria nel 2003, la Naptip è un'agenzia specializzata nella sicurezza anti-tratta, responsabile del coordinamento di tutte le normative sul traffico di esseri umani. L'organismo collabora con altre forze dell'ordine e con le organizzazioni e le istituzioni competenti nel settore, lavorando anche alla sensibilizzazione sull’argomento.

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15 luglio 2020, 11:28