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Eugenio Bonanata - Città del Vaticano

La pandemia ha fortificato la devozione popolare della comunità di Lucca, malgrado questa estate le celebrazioni in programma subiranno necessariamente delle modifiche e dei rinvii a causa dell鈥檈mergenza sanitaria in atto. Ad affermarlo è l鈥檃rcivescovo della città toscana, monsignor Paolo Giulietti, parlando del legame della gente con i Santi protettori, della venerazione dei Padri e del rapporto con il trascendente che continua a convogliare la ricerca di sicurezza e di speranza.

La tradizione

鈥淏asti pensare - spiega il presule - che in quasi tutte le nostre parrocchie si venerano San Rocco e San Sebastiano, spesso anche assieme, che sono i protettori della peste鈥�. L鈥檃ttenzione al tema della pestilenza, attraverso la devozione, simboleggia la spiritualità dei lucchesi, scandita da diversi appuntamenti nel corso dell鈥檃nno. La data più sentita è quella del 14-15 settembre, quando si celebra il Volto Santo custodito all鈥檌nterno della Cattedrale: un Crocifisso da poco riconosciuto come la scultura lignea più antica dell鈥檕ccidente.

Il riconoscimento scientifico

Recenti perizie, condotte dal Centro Nazionale delle Ricerche attraverso l鈥檈same del carbonio-14, hanno dimostrato che l鈥檕pera è databile tra gli ultimi decenni dell鈥橵III e l鈥檌nizio del IX secolo confermando la leggenda secondo la quale venne portata in città nel 782. 鈥淎nche questo verdetto - afferma Giulietti -­ ha rafforzato la venerazione per questo grande Crocifisso già diffusa da molto tempo in tutto il mondo grazie agli emigrati lucchesi e ai pellegrini che passavano da qui percorrendo la Via Francigena鈥�.

Il doppio valore

I riti del Volto Santo hanno radici antichissime: cominciano con una processione notturna detta 鈥楲uminara鈥� e culminano con i vespri e il pontificale. 鈥淯na grande celebrazione - aggiunge l'arcivescovo - con una valenza sia religiosa che civica e identitaria鈥�. Non a caso questo è l鈥檈mblema riprodotto sulle monete e sulle bandiere della città, che fu uno Stato indipendente dal 1847. Lo stesso emblema che tutt鈥檕ra continua ad attrarre l鈥檃ttenzione e la partecipazione di tutta la comunità.

L鈥檃nnuncio evangelico

La rilevanza che questa icona ha raggiunto nel corso del tempo è maggiore di quella del protettore, San Paolino, celebrato il 12 luglio. 鈥�È stato il primo evangelizzatore della città鈥�, sottolinea monsignor Giulietti, che ricorda come la leggenda leghi questo Santo addirittura a San Pietro avvalorando la tesi che Lucca sia stata raggiunta molto presto dall鈥檃nnuncio del Vangelo.

L鈥檃ppartenenza cristiana per il futuro

鈥淩iconoscere che l鈥檌dentità cristiana è legata a doppio filo all鈥檌dentità lucchese鈥�, questo il messaggio ai fedeli dell'arcivescovo Giulietti secondo il quale tale binomio si riflette anche nella venerazione di altre figure legate alla carità, come Santa Zita e San Martino. E sono proprio le opere caritative diffuse sul territorio a testimoniare il potenziale della comunità, manifestando il rapporto con la fede e in particolare il valore della solidarietà e dell鈥檃ttenzione agli ultimi. 鈥淯na vocazione - conclude - che caratterizza ancora oggi quella che ama definirsi la capitale italiana del volontariato鈥�.