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Femminismo e identità cattolica, on line il Diploma in Dottrina sociale della Chiesa

Il XXI secolo e un tema caro alla Chiesa, con la partecipazione di 25 leader cattolici provenienti dall’Europa e dall’America: l'iniziativa internazionale di formazione prende il via l'11 luglio prossimo con l'obiettivo di analizzare il punto di vista del pensiero sociale della Chiesa sulle donne, per presentare una proposta di chiara identità cristiana su un nuovo femminismo che riconosca il contributo femminile nella Chiesa e nella vita pubblica

Isabella Piro-  Città del Vaticano

“Donne nella vita pubblica: femminismo e identità cattolica nel XXI secolo”: questo il tema del sesto Diploma internazionale in Dottrina sociale della Chiesa, organizzato dall'Accademia latinoamericana dei leader cattolici dall’11 al 25 luglio prossimo. L’evento, che vedrà la partecipazione di 25 leader cattolici provenienti dall’Europa e dall’America, si terrà on line, a causa della pandemia da coronavirus e, su invito di Papa Francesco, cercherà di riflettere su un autentico femminismo che promuova la partecipazione delle donne alla vita pubblica.

I docenti e gli obiettivi

Tra i docenti del corso ci saranno Flaminia Giovanelli, la prima donna, nella storia del Vaticano, a diventare Sottosegretario di un Dicastero; Marta Rodriguez, già responsabile della Sezione Donna del Dicastero per i Laici, famiglia e vita; il Cardinale Carlos Aguiar Retes, arcivescovo primate del Messico; Paola Binetti, senatrice e neuropsichiatra italiana specializzata in biopolitica; Austeen Ivereigh, fondatore di Catholic Voices nel Regno Unito; Monsignor Thomas Wenski, arcivescovo di Miami; Soledad Alvear, ex ministro degli Affari esteri del Cile; Isabel Capeloa, rettore dell’Università cattolica del Portogallo e prima donna a presiedere i rettori delle Università cattoliche di tutto il mondo; Alexandra Pelaez, segretario di Stato per l'Educazione in Colombia; il teologo Mario Angel Flores, membro della Commissione teologica internazionale.

L'obiettivo del diploma è quello di analizzare, a partire da un'antropologia filosofica delle donne e dalle radici filosofiche del genere e della storia del femminismo, il punto di vista del pensiero sociale della Chiesa sulle donne, per presentare una proposta di chiara identità cristiana su un nuovo femminismo che riconosca il contributo femminile nella Chiesa e nella vita pubblica.

La sessione inaugurale del corso sarà tenuta da padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i Laici, famiglia e vita, che presenterà la sua tesi di dottorato sulla Vergine Maria, icona della donna nella Chiesa, a partire dal pensiero di Papa Francesco.

Il diploma avrà una certificazione internazionale che sarà rilasciata dall'Accademia Latinoamericana dei leader cattolici e da quattro Università cattoliche latinoamericane: la Pontificia Università del Messico, l'Università Cattolica del Costa Rica, l'Università Cattolica di Tachira in Venezuela e la Finis Terrae University in Cile.

L'equipe accademica del diploma è composta, tra gli altri, dalla brasiliana Cristiane Kaitel, dottore in giurisprudenza dell'Università Federale del Minas Gerais; Adriana Sirito, coordinatrice della formazione post-laurea presso l'UCA in Argentina; e la storica messicana María Luisa Aspe Armella, una delle principali rappresentanti della leadership femminile in America Latina, che è stata anche direttore del dipartimento di Storia dell'Universidad Iberoaméricana e presidente dell'IMDOSOC (Istituto messicano di Dottrina sociale cristiana).

Un nuovo femminismo

“La questione di un nuovo femminismo – sottolineano i docenti - assume una particolare rilevanza nel contesto attuale in cui i movimenti femministi hanno fatto irruzione nella vita pubblica, così come la legittima richiesta di maggiori spazi per la leadership delle donne e la denuncia di gravi situazioni di disuguaglianza e di abuso all'interno della società. Ci accingiamo ad affrontare questi temi in una prospettiva evangelica in grado di discernere gli aspetti positivi e negativi dei diversi femminismi; il riconoscimento delle legittime denunce di situazioni ingiuste che violano la dignità dell'essere umano, così come il pericolo di strumentalizzazione ideologica che talvolta si è verificata”. L’auspicio, dunque, è che si riesca è a “sviluppare la proposta di un nuovo femminismo in questo cambiamento di epoca e in tempi di crisi”.

Il corso si terrà online, in orari accessibili ai partecipanti provenienti dall'Europa e dall'America. Per ulteriori informazioni: . Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è lunedì 29 giugno.

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08 giugno 2020, 11:04