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Africa ed Europa, unite dalla difesa della dignità umana e dei popoli

I vescovi africani ed europei chiedono un partenariato giusto e responsabile, centrato sui popoli, in vista del 6° vertice dei leader politici dei due continenti, previsto per l’ottobre 2020.

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

Africa ed Europa, due continenti legati da radici comuni e dalla vicinanza geografica, ora anche dalla preoccupazione delle devastanti conseguenze della pandemia Covid-19 sulle famiglie e sulle comunità, “in particolare quelle che si trovano in situazioni di disagio, vulnerabilità e debolezza, in entrambi i continenti”. Da qui la decisione della Comece, Commissione delle Conferenze episcopali dell’Ue, e del  Secam, il Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar, di elaborare, in vista del 6° vertice Ue-Africa dell’ottobre prossimo, un contributo  congiunto sul futuro partenariato Ue – Africa.

Europa ed Africa, motori del rilancio della cooperazione 

I presidenti di Comece e Secam, i cardinali Jean-Claude Hollerich e Philippe Nakellentuba Ouédrago, rispettivamente dalle loro sedi di Bruxelles ed Accra, oltre ad elogiare gli sforzi preparatori dei responsabili politici europei ed africani, sollecitano e incoraggiano questi ultimi “ad orientare il loro lavoro preparatorio sui principi della dignità umana, della responsabilità e della solidarietà, ponendo l'accento sull'opzione preferenziale per i poveri, sulla cura del Creato e sul perseguimento del bene comune”. "Siamo fermamente convinti che l'Africa e l'Europa possano diventare i motori di un rilancio della cooperazione multilaterale", dichiarano  i due Presidenti, con la precisazione da parte del cardinale Hollerich circa “la responsabilità dell'Europa di condividere la pace e la prosperità con i nostri vicini".

Africa e Europa: responsabilità comuni

Partenariato: difesa della dignità umana, responsabilità e solidarietà

Il documento intitolato “Nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace”, tratto dal Salmo 72 della Bibbia, offre quindi una serie di raccomandazioni politiche specifiche volte a rimodellare le relazioni politiche ed economiche intercontinentali che conducano ad un partenariato equo e responsabile che metta al centro i popoli.  Di qui la richiesta dei vescovi di Africa ed Europa di un “partenariato per lo sviluppo umano integrale, l'ecologia integrale, la sicurezza umana e la pace e per le persone in movimento”.

La preoccupazione per le comunità più vulnerabili  e deboli

La Chiesa cattolica di entrambi i continenti condivide la preoccupazione soprattutto per quelle persone, famiglie e comunità che, già in condizione di vulnerabilità e debolezza, ora a causa del Covid 19 si trovano ancor più in una situazione “di estrema povertà e fame, persistente mancanza di un equo accesso ai servizi sociali di base, corruzione, violenza, attacchi terroristici e persecuzioni contro le comunità religiose vulnerabili, così come lo sfruttamento delle risorse naturali e degrado ambientale”. Tra le richieste, quella del cardinale Ouédrago circa la "cancellazione totale del debito dei Paesi africani, permettendo così loro di rilanciare le proprie economie".

Costruiamo insieme un mondo migliore

L’Ecclesia in Africa, un faro ancora oggi dopo 25 anni

Nella dichiarazione congiunta, i due porporati ricordano anche la speranza infusa dall’4sortazione apostolica post-sinodale “Ecclesia in Africa”, di san Giovanni Paolo II che, a 25 anni di distanza, “ci riempie ancora oggi con incoraggiamento e zelo per contribuire ad affrontare queste sfide”.  “Crediamo – è quindi la conclusione di Hollerich e Ouédrago – che i principi e valori della dignità umana, della solidarietà, dell'opzione preferenziale per i poveri, della destinazione universale dei beni, la promozione dello sviluppo umano integrale, la gestione responsabile di tutto il Creato, così come il perseguimento del bene comune, siano guida e orientamento necessari nella definizione delle rispettive risposte e azioni politiche”. 

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10 giugno 2020, 11:05