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Papa Francesco e la Sindone Papa Francesco e la Sindone

La speciale preghiera davanti alla Sindone nel Sabato Santo

Anche Pope trasmetterà l’Ostensione straordinaria della Sindone, oggi pomeriggio alle 17, in diretta dal duomo di Torino. Per l’occasione Papa Francesco ha assicurato la sua preghiera in unità con la Chiesa che confida nel Volto Santo per superare le prove più dure

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

“Questo Volto sfigurato dalle ferite comunica una grande pace. Il suo sguardo non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore, è come se ci dicesse: abbi fiducia, non perdere la speranza; la forza dell’amore di Dio, la forza del Risorto vince tutto”. Così Papa Francesco in un tweet sul suo account @pontifex, ricordando la straordinaria Ostensione della Sindone, nel Sabato Santo. Alle 17 l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, guiderà una liturgia di preghiera e contemplazione, trasmessa anche da Pope e in diretta televisiva sia sui canali che le piattaforme social. Al termine della diretta tv, sempre sui social ci sarà la possibilità di ascoltare chi vive in prima persona il dramma attuale legato all’emergenza coronavirus con testimonianze di medici e operatori pastorali, famiglie, anziani.

Vicinanza del Papa

In una lettera inviata dal Papa a monsignor Nosiglia, si ricordava che l’iniziativa "viene incontro alla richiesta del popolo fedele di Dio, duramente provato dalla pandemia di coronavirus". Francesco ha assicurato la sua partecipazione spirituale, evidenziando che nei lineamenti dell’Uomo della Sindone ci sono i volti dei fratelli malati e sofferenti “ma anche tutte le vittime delle guerre e delle violenze, delle schiavitù e delle persecuzioni”. 


Più forte è l’amore

“L’immagine del Sacro Telo, che ci ricorda la passione e morte del Signore, - aveva detto l’arcivescovo di Torino annunciando la particolare Ostensione - apre anche il nostro cuore alla fede nella sua risurrezione”. Singolare la scelta del Sabato Santo “perché la Sindone rappresenta anche quella speciale giornata di silenzio e meditazione sul mistero della morte e in attesa delle resurrezione” nella certezza che l’amore con cui Gesù ha donato la sua vita, è più forte di ogni sofferenza, di ogni malattia e di ogni contagio.

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11 aprile 2020, 14:23