La Cei accanto alle strutture sanitarie: stanziati 3 milioni di euro e aperta raccolta fondi
Isabella Piro - Città del Vaticano
Continuano gli aiuti della Conferenza episcopale italiana per affrontare l’emergenza da “coronavirus”: dopo i 10 milioni di euro stanziati per le Caritas nazionali e i 500mila euro devoluti al Banco Alimentare, ora i vescovi italiani hanno stanziato 3 milioni di euro, provenienti dall’otto per mille, per le strutture sanitarie.
La destinazione dei contributi
“Raccogliendo il suggerimento della Commissione episcopale per la Carità e la salute – si legge in una nota - il contributo raggiungerà la Piccola Casa della Divina Provvidenza - Cottolengo di Torino, l’Azienda ospedaliera “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase, l’Associazione Oasi Maria Santissima di Troina e, soprattutto, l’Istituto Ospedaliero Poliambulanza di Brescia, che in meno di un mese ha mutato radicalmente l’organizzazione dell’Ospedale: gli interventi chirurgici, i ricoveri e tutte le attività ambulatoriali procrastinabili, infatti, sono sospesi, come tutte le attività private. In questo modo, si sono liberate risorse umane, posti letto e attrezzature destinate completamente all’emergenza coronavirus”. In totale, si tratta di 435 posti letto, di cui 68 di terapia intensiva e 70 di Osservazione breve intensiva in Pronto Soccorso. Una notevole differenza, se si considera che prima dell’emergenza da “Covid-19”, i posti letto di terapia intensiva erano 16.
Segno di vicinanza
“La cronaca ci riporta la professionalità di medici, infermieri, sanitari e curanti che con un esemplare impegno testimoniano un amore e una dedizione verso tutti i bisognosi di cure” afferma don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della salute della Cei. Dal suo canto, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia e presidente della Commissione episcopale per la Carità e la salute, ribadisce: “Le nostre Caritas sono impegnate in prima linea nel rispondere ai bisogni di tanta gente. Questo stanziamento vuol essere un segno concreto di vicinanza, perché non manchino strumenti e supporti per assicurare a tutti la possibilità di cura”.
Per sostenere le strutture sanitarie, oltre allo stanziamento già stabilito, la Cei ha aperto anche un’apposita raccolta fondi. Per chi volesse contribuirvi, tutte le informazioni sono disponibili sul sito
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