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Nicaragua: la Chiesa invoca elezioni libere ed eque

In un messaggio della Commissione Giustizia e Pace dell’arcidiocesi di Managua, si invoca un cambiamento di mentalità per rispondere alla grave crisi politica che attanaglia il Paese

Un cambio di rotta, un ritorno alla legalità e alla Costituzione. E’ quanto si legge in un messaggio della Commissione Giustizia e Pace dell'arcidiocesi di Managua, presieduta dal cardinale Leopoldo Brenes. Un cambio che passa per la convocazione di “elezioni libere ed eque”.

Volti nuovi

Nel messaggio si delinea la strada da percorrere dinanzi ad un clima di “paura, coercizione, continue minacce, atti di violenza”. Si chiede la nascita di “un nuovo e imparziale Consiglio supremo elettorale, una profonda riforma della legge elettorale, l'aggiornamento delle liste, il voto dei cittadini all'estero e la supervisione da parte di organismi internazionali”. “La nostra gente – si legge nel testo - chiede nuovi volti, nuovi elementi nell'arena elettorale, quadri rinnovati con una visione autenticamente etica”.

Il coraggio di cambiare

“Non permettiamo che ci venga imposto un modo di essere e di pensare. Abbiamo – prosegue il messaggio - il coraggio di cambiare, di assumere una nuova mentalità segnata da valori umani e cristiani”. Un cambiamento di mentalità invocato soprattutto dai giovani. Dall'aprile 2018 il Nicaragua sta attraversando una crisi che ha provocato numerose vittime - 328 morti secondo la Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH), ben 651 per le organizzazioni locali, 200 per il governo - si registrano poi molti scomparsi tra gli oppositori del presidente Daniel Ortega.

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01 gennaio 2020, 14:49