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Vescovi Togo: appello per le presidenziali del 2020 a rischio violenze

I presuli chiedono un voto pacifico, libero, trasparente e giusto dopo le ultime elezioni segnate da irregolarità e repressioni. Con l’avvicinarsi delle consultazioni sono cresciute le tensioni nel Paese, degenerate anche in violenze. La Chiesa accusa i politici di non preoccuparsi del bene comune dei togolesi

Lisa Zengarini – Città del Vaticano

In vista delle elezioni presidenziali del 2020, i vescovi del Togo lanciano un appello ai leader politici togolesi ad impegnarsi perché siano “pacifiche, libere, trasparenti e giuste”. Il timore, infatti, è che si ripeta quanto già accaduto nelle ultime tornate elettorali, segnate da “irregolarità, seguite da contestazioni manifestazioni popolari, repressioni sanguinose, accordi non rispettati e dal susseguirsi di elezioni senza reali progressi”.

Il Presidente Eyadema non ha ancora indicato il suo candidato

Al prossimo scrutinio, fissato per il prossimo febbraio-marzo, gli elettori saranno chiamati a scegliere il successore di Faure Eyadéma, al potere dal 2005, dopo la morte del padre Gnassingbé Eyadéma. Cinque suoi avversari politici hanno presentato la propria candidatura, mentre Eyadema, che secondo le disposizioni della nuova Costituzione non potrà ripresentarsi per un altro mandato, non ha ancora indicato il suo candidato.

Con l’avvicinarsi delle elezioni sono cresciute le tensioni nel Paese

Le tensioni sono degenerate anche in violenze, le più recenti nella capitale Lomé con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Di qui la preoccupazione dei vescovi che nella loro dichiarazione chiamano in causa la “manifesta mancanza di volontà politica di costruire uno Stato di diritto democratico”, ma anche le responsabilità dei leader dell’opposizione che, affermano, “danno l’impressione di non avere una visione” e di essere presi più dai loro interessi personali “che da una reale volontà di conquistare ed esercitare il potere per il bene di tutta la Nazione”. “I leader politici del nostro Paese – è la denuncia della Chiesa di Lomé - non si preoccupano del bene comune e della felicità delle persone che continuano a languire in una miseria indescrivibile”.

Vescovi chiedono ai politici di astenersi da ogni violenza e provocazione

“Solidali con il gregge” affidato loro da Dio, i presuli rivolgono quindi un pressante appello a tutti gli attori politici togolesi “alla ragione e al senso di responsabilità davanti al popolo e alla storia”, esortando “ad astenersi da ogni violenza e provocazione” con l’auspicio che la campagna elettorale possa svolgersi “con fair play” e con grandi dibattiti sui veri problemi del Togo.  I vescovi si rivolgono anche ai cittadini: “Il recupero del nostro Paese richiede la conversione di tutti i suoi figli, perché – sottolineano - siamo tutti responsabili della stagnazione in cui il Togo affonda ogni giorno di più”.

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26 novembre 2019, 12:54