I vincenziani in pellegrinaggio nazionale a Loreto, con Maria ponte di umanità
Chiara Colotti – Città del Vaticano
Si apre, con lo sguardo rivolto a Maria, il primo pellegrinaggio nazionale dei vicenziani a Loreto. Provengono da ogni angolo d'Italia e partecipano fino a domenica ad un incontro scandito dalla preghiera. Ad accoglierli ci sarà monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto. “Un’esperienza - spiega Antonio Gianfico, presidente nazionale della Società di San Vincenzo De Paoli - che servirà a ritrovare se stessi e la propria dimensione spirituale, dalla quale spesso le frenesie di questo mondo ci allontanano”. È anche un’occasione per stare insieme e condividere idee ed esperienze attraverso un confronto prezioso che permette di rafforzare rapporti di amicizia e crearne nuovi.
Tutti gli ingredienti del pellegrinaggio
Gli ingredienti del pellegrinaggio sono tutti ben amalgamati tra loro: l’approfondimento spirituale, la curiosità intellettuale, la possibilità di ammirare la bellezza del creato accanto a quella costruita dalle mani degli uomini. Un percorso ricco di spunti e riflessioni interessanti per rivivere l’esperienza che il fondatore della Società, Federico Ozanam, fece appena ventenne a Loreto, durante il suo primo viaggio in Italia. Per lui la Santa Casa di Loreto è un ponte tra terra e cielo:
Maria ponte di umanità
“Il tema che abbiamo scelto, 'Maria ponte di umanità nella Chiesa e nel mondo' richiama l’importanza di costruire ponti in un mondo che è sempre più arroccato in barriere fatte di pregiudizi e di individualismo” osserva Gianfico. Maria come donna, come madre, come persona che si affida completamente al volere di Dio, si dona agli altri con amore e ci accompagna in un percorso di prossimità continua. Un pellegrinaggio per riflettere sulla figura di Maria come punto di riferimento spirituale e morale, ma anche come guida nella considerazione del ruolo della donna all’interno della società contemporanea.
La missione della Società di San Vincenzo De Paoli
La missione principale della Società di San Vincenzo De Paoli, fondata nel 1833 a Parigi, è quella di aiutare le persone in difficoltà, soprattutto attraverso la visita a domicilio delle famiglie. È questo un carisma introdotto dallo stesso Beato Antonio Federico Ozanam. “Il clima di amicizia che caratterizza lo stare insieme e le relazioni tra i confratelli e le persone bisognose è proprio la peculiarità della San Vincenzo De Paoli. Non ci presentiamo come coloro che risolvono problemi. Cerchiamo semplicemente di instaurare un rapporto, una relazione empatica in modo tale da trovare insieme una soluzione”, conclude il presidente nazionale. I volontari dell’associazione si impegnano ogni giorno per combattere la povertà, il disagio e l’esclusione sociale con l'obiettivo di offrire un supporto cha vada oltre alle esigenze materiali immediate affinchè le persone tornino ad essere indipendenti. Sono in prima linea per arginare la cultura dello scarto.
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