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Storica visita a Lungro di Bartolomeo I

Oggi il patriarca ecumenico di Costantinopoli incontrerà le comunità cattoliche italo-albanesi di rito orientale bizantino nel centenario dell’istituzione dell’Eparchia. Il vescovo Oliviero: “Visita che imprime nuova forza al cammino ecumenico

Federico Piana- Città del Vaticano

La visita di Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, all’Eparchia di Lungro, in Calabria, si svolgerà oggi e domani. All’Eparchia di Lungro, sede della Chiesa bizantina cattolica di rito orientale in Italia, fanno riferimento tutte le comunità italo-albanesi rimaste fedeli a questa tradizione. Ed è dunque naturale che il vescovo di Lungro, monsignor Donato Oliviero, esprima la gioia della sua comunità spiegando come l’arrivo di Bartolomeo I “sia una grazia di Dio talmente grande da dover rendere lode alla Santissima Trinità”. Anche perché è la prima volta in assoluto che un patriarca ecumenico si reca ufficialmente a Lungro per incontrarne i fedeli, cogliendo l’occasione del centenario dell’istituzione dell’Eparchia voluta nel 1919 da Papa Benedetto XV.

Ascolta l''intervista a monsignor Donato Oliviero

Nuova spinta al cammino ecumenico

“Questa visita segna un nuovo e singolare cammino ecumenico tra Lungro e Costantinopoli” assicura monsignor Oliviero. Che si spinge oltre: “L’Eparchia di Lungro diventa soggetto di un’azione ecumenica concreta ed efficace. Si aprono nuove occasioni di reciproca conoscenza e di rapporti personali che, mi auguro, potranno generare nuove forme di fraterne collaborazioni”. Facendo riferimento alla genesi storica, il vescovo di Lungro spiega che “l’Eparchia è un fulgido anello di congiunzione e un modello unico di fedeltà alla spiritualità orientale e alle direttive della Santa Sede”.

Il futuro dell’Eparchia

Monsignor Oliviero vede roseo il futuro delle comunità cattoliche italo-albanesi di rito bizantino in Calabria. Il perché, spiega, sta nel fatto che qui la “Chiesa respira con due polmoni. In un secolo, la nostra Eparchia ha contribuito a salvaguardare il principio della legittima diversità nell’unità della fede. L’Eparchia rende visibile in Italia il tesoro dell’Oriente cristiano santamente piantato in Occidente. E lo fa con il patrimonio liturgico, cerimoniale, iconografico, teologico e culturale”.

Il programma della visita di Bartolomeo I

A Lungro, il patriarca ecumenico di Costantinopoli arriverà in episcopio alle 16 di domani. Alle 17 verrà solennemente celebrato il Vespro nella cattedrale cittadina. Il giorno seguente, 19 settembre, alle 10.00 Bartolomeo I presiederà in cattedrale la celebrazione delle Odi della Paraklisis della Madre di Dio. Alle 18 si sposterà nel paese di San Demetrio Corone, dove nella chiesa di Sant’Adriano, inaugurerà una mostra di icone. “Insieme al patriarca – aggiunge monsignor Oliviero- avremo la gioia di accogliere anche il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e monsignor Andrea Palmieri, sottosegretario del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani”. 

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 18 SETTEMBRE

 

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17 settembre 2019, 13:44