Liberia: Chiese preoccupate per il futuro della pace nel Paese
Lisa Zengarini – Città del Vaticano
La Liberia si sta risollevando con difficoltà dai due conflitti interni che l'hanno sconvolta per oltre un decennio causando più di 250mila morti e centinaia di migliaia di sfollati. A quasi due anni dalla vittoria dell’ex stella del calcio George Weah alle presidenziali dell’autunno 2017 e a un anno dalla fine della missione di pace dell’Onu (Unmil), la situazione è tornata pericolosamente tesa, complice anche la crisi economica nel Paese.
Violenti scontri ad agosto in occasione delle elezioni suppletive
Il malcontento popolare per la gestione del nuovo Presidente Weah è sfociato in questi mesi in diverse proteste di piazza. Le recenti elezioni suppletive nella Contea di Monteserrado sono state accompagnate da violenti scontri nell’area della capitale Monrovia tra i sostenitori della Coalizione per il Cambiamento Democratico (Cdc) e quelli di un gruppo di partiti dell’opposizione.
Le Chiese creano una Commissione d’inchiesta e un gruppo di osservatori
Di fronte a questa situazione, il Consiglio delle Chiese della Liberia (Lcc), di cui è membro anche la Chiesa cattolica, ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta . La Lcc sta lavorando anche alla creazione di un gruppo ecumenico di osservatori, l’Eoc, che avrà come compito il mantenimento della pace, della democrazia e della stabilità del Paese. Il suo obiettivo è inoltre di responsabilizzare i cittadini e di promuovere la legalità e la giustizia. Il Gruppo riferirà su tutti i casi e sui responsabili di violenze. Tra i suoi compiti anche quello di promuovere campagne contro chi fomenta la violenza politica.
Le preoccupazioni del Wcc per la situazione in Liberia
Preoccupazioni per l’instabilità nella Liberia sono state espresse da Ginevra anche dal Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc) che ha annunciato l’intenzione di fare partecipare l'Lcc al prossimo Consiglio per i diritti dell’uomo delle Nazioni Unite che si riunirà a Ginevra nel maggio 2020.
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