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Regno Unito: Corte d’appello ferma aborto forzato. Soddisfazione dei vescovi

Mons. Sherrington a nome dei vescovi inglesi parla di sentenza positiva e sostiene che la vicenda mette in luce la necessità di tutelare il delicato equilibrio tra i diritti dell’individuo e i poteri dello Stato e di chiarire quali siano i limiti del Servizio sanitario nazionale nel forzare all’aborto donne che non lo vogliono

“Sono lieto che la recente sentenza abbia preso in considerazione l’interesse superiore della donna e abbia confermato i suoi diritti”:Così, a nome dell’episcopato inglese, mons. John Sherrington, vescovo ausiliare di Westminster, esprimendo soddisfazione per la decisione della Corte d’appello di ieri, 25 giugno, che ha ribaltato quanto aveva decretato il giudice Nathalie Lieven sul caso della donna con difficoltà mentali, alla 22ª settimana di gravidanza, ordinando l’aborto contro la volontà della giovane mamma.

“Sorprendente e scioccante” la decisione del Servizio sanitario nazionale

Per il vescovo resta comunque “sorprendente e scioccante che il Servizio sanitario nazionale cerchi di porre fine a una gravidanza sana contro i desideri della donna incinta, della madre di lei e del suo assistente sociale”. Erano stati infatti i medici a ricorrere in tribunale, nonostante anche la futura nonna, a quanto avevano riferito dalla stampa inglese, avesse garantito che si sarebbe presa cura di figlia e nipote.

Tutelare equilibro tra diritti dell’individuo e potere dello Stato

Secondo il vescovo Sherrington la vicenda mette in luce due questioni: la necessità di tutelare il “delicato equilibrio tra i diritti dell’individuo e i poteri dello Stato”, che la sentenza iniziale “aveva sconvolto”, e la domanda su “quali siano i limiti del Servizio sanitario nazionale nel forzare all’aborto donne che non lo vogliono”. “C’è un urgente bisogno che il governo lo chiarisca”, ha concluso quindi il presule. (Agenzia Sir)
 

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26 giugno 2019, 12:16