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Ieri, il Presidente irakeno Barham Salih ha ricevuto il patriarca caldeo card. Louis Raphael Sako nel proprio ufficio a Baghdad, nel contesto di una visita dai toni calorosi e cordiali. Commentando l鈥檌ntenzione del Papa di visitare il Paese nel 2020, il capo di Stato irakeno ha parlato di "evento storico鈥�. Inoltre ha ricordato i numerosi interventi in passato del Pontefice in favore 鈥渄ella pace e della stabilità鈥� nel Paese e della 鈥渟icurezza per tutti i cittadini鈥�. Salih ha quindi sottolineato il valore dei cristiani e il loro ruolo 鈥渘ella costruzione鈥� dell鈥橧raq; essi sono una componente 鈥渙riginaria鈥� del Paese e hanno 鈥渃ontribuito al suo sviluppo e alla civilizzazione鈥�. In risposta, il card. Sako ha manifestato 鈥渁pprezzamento鈥� per le parole del Presidente e ne ha sottolineato il ruolo fondamentale di garante 鈥渄ell鈥檜nità nazionale鈥�. Il porporato e il capo di Stato - riporta l'Agenzia AsiaNews - hanno quindi discusso i passi da avviare in previsione della possibile visita del Pontefice.

Tra i cristiani di Ninive attesa e trepidazione per la visita papale

Una visita di Papa Francesco in Iraq sarebbe 鈥渋mportante鈥� per i cristiani, soprattutto per la comunità di Mosul e della Piana di Ninive che 鈥渧ive ancora oggi una situazione difficile鈥� in una 鈥渢erra bruciata che ha bisogno di essere ricostruita鈥�. È quanto racconta ad AsiaNews don Paolo Thabit Mekko, sacerdote caldeo responsabile della comunità di Karamles, nel nord, commentando le parole del Papa che ha espresso il desiderio di recarsi in Iraq nel 2020. 鈥淎ppena diffusa la notizia - sottolinea don Paolo - fra i cristiani di Ninive si è diffuso un sentimento di attesa e trepidazione. Essi si augurano che la data venga preso ufficializzata e che sia il più vicino possibile鈥�. La presenza del Pontefice, aggiunge il sacerdote caldeo, sarebbe 鈥渦na spinta essenziale per quanti vivono ancora oggi una situazione difficile鈥� come è quella delle comunità di Mosul e della Piana di Ninive. 鈥淰iviamo un momento critico - prosegue - perché bisogna ricostruire fra tante sfide e molte incertezze; il nostro futuro resta ancora oscuro, anche se c鈥�è voglia di ricominciare鈥�.

La visita papale, segno di grande attenzione per i cristiani irakeni dimenticati

A fronte delle difficoltà e delle incertezze, afferma don Paolo, questa visita rappresenterebbe 鈥渦n segno di grande attenzione per la comunità cristiana irakena, che rischia di essere dimenticata sia nel proprio Paese che dalla comunità internazionale. Abbiamo bisogno di aiuto, collaborazione per affrontare e vincere le molte sfide: protezione dell鈥檌dentità, emigrazione, preservazione di un patrimonio antico e di un radicamento a questa terra鈥�.