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Interno della basilica romana di Santa Maria in Trastevere a Roma Interno della basilica romana di Santa Maria in Trastevere a Roma  

La preghiera ecumenica a Santa Maria in Trastevere per rompere l¡¯indifferenza

Pregare tutti insieme per far alzare un grido di dolore a Dio e per cambiare i nostri cuori. Si svolge alle 18, nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma, la veglia ecumenica intitolata: ¡°Morire di speranza¡± in ricordo dei migranti morti nei viaggi verso l¡¯Europa, terra di rifugio per elezione

Roberto Artigiani ¨C Città del Vaticano

¡°È un evento che facciamo da più di 15 anni. È una veglia di preghiera ecumenica in cui si ricordano tutti coloro che sono morti nei viaggi della speranza per raggiungere l¡¯Europa. Verranno ricordati i nomi delle persone e gli episodi più significativi dell¡¯ultimo anno, dal giugno 2018 al giugno 2019¡±. A parlare è Daniela Pompei, responsabile per i servizi ai rifugiati, immigrati e Rom della Comunità di Sant¡¯Egidio in vista dell¡¯evento organizzato alle 18:00 di oggi alla basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma. In occasione dell'odierna Giornata Internazionale dei rifugiati, la Comunità di Sant¡¯Egidio, l¡¯Associazione Centro Astalli, la Caritas italiana, gli la Fondazione Migrantes, la Federazione Chiese Evangeliche in Italia, le ACLI, l¡¯Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo e l¡¯Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, si sono riunite per organizzare questa preghiera che sarà presieduta dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del dicastero vaticano per i laici, la famiglia e la vita.

Costruire muri non è una soluzione, ha conseguenze mortali 

¡°L¡¯obiettivo è quello di non dimenticare, pregare insieme a tutte le confessioni cristiane: protestanti, ortodossi e cattolici. Fare alzare un grido di dolore a Dio e magari anche proporre delle cose al nostro mondo per interrompere 'la globalizzazione dell¡¯indifferenza' come l¡¯ha chiamata il Papa durante la sua visita a Lampedusa¡±, continua Daniela Pompei. A Roma, ma anche in altre città europee, verranno ricordate le oltre 38 mila persone morte dal 1988 in poi in mare nel tentativo di raggiungere l¡¯Europa, non a caso l¡¯evento è stato intitolato: ¡°Morire di speranza¡±. ¡°Molte persone affrontano dei viaggi terrificanti via mare e la priorità deve essere il salvataggio delle persone. L¡¯Europa è una terra amata, desiderata per tanti rifugiati ed è la terra del rifugio e tantissime persone tentano di raggiungerla via mare ¨C spiega ancora Daniela Pompei - . E anche se sono diminuite le persone che arrivano, le morti invece aumentano ed è terribile. Costruire muri, mettere ostacoli vuol dire che comunque i trafficanti di uomini useranno altre vie, più pericolose. In quest¡¯ultimo anno è aumentato il tasso di mortalità: ogni 100 persone che partono per arrivare in Europa ne muoiono 16, un numero altissimo¡±.

Ascolta l'intervista a Daniela Pompei

Accanto alle preghiere anche proposte concrete

Non ci sarà però solo la preghiera, a partire dalle 17:30, infatti, il portico di Santa Maria in Trastevere ospiterà alcune proposte per affrontare e gestire il fenomeno dell¡¯immigrazione in maniera umanitaria. A questo proposito, proprio ieri 19 giugno, il presidente del Consiglio Italiano Giuseppe Conte ha risposto positivamente a una proposta effettuata dalla Comunità di Sant¡¯Egidio insieme alla Federazione delle Chiese Evangeliche: ¡°Circa un mese fa - ci dice Daniela Pompei - abbiamo proposto, rispetto al dramma della Libia, di aprire un corridoio umanitario europeo. Abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Conte che ha risposto positivamente, quindi l¡¯Italia insieme alle organizzazione della società civile proverà a proporre ai Paesi europei di aprire delle vie legali di ingresso, che sarebbero la vera e grande risposta al dramma dei morti nei viaggi della speranza. Siamo molto contenti di questa risposta positiva e speriamo si possa attuare chiedendo l¡¯aiuto di tanti Paesi europei perché il problema della Libia non è solo italiano ma è dell¡¯Europa tutta¡±.

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20 giugno 2019, 13:50