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Forum Internazionale dei Giovani, un cammino tra testimonianze e preghiera

Si è aperto oggi a Sassone di Ciampino, non lontano da Roma, il Forum Internazionale dei Giovani, in programma fino al prossimo 22 giugno presso la Casa “Il Carmelo”. Intervista con padre Giacomo Costa, segretario speciale del Sinodo dei giovani

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Il Forum Internazionale dei Giovani è una iniziativa, promossa dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che intende proseguire il cammino intrapreso durante l’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, svoltosi in Vaticano dal 3 al 28 ottobre scorsi. Al Forum partecipano 246 giovani provenienti da 109 Paesi. Sono giovani delegati delle Conferenze episcopali e dei principali movimenti e comunità ecclesiali.

I giovani e il cammino sinodale

La giornata odierna, dedicata al tema “Il cammino sinodale e il suo impatto nelle Chiese locali", si è aperta con i saluti del cardinale Kevin Farrel, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e con l’intervento di padre Giacomo Costa, segretario speciale del Sinodo per i giovani. La giornata, scandita anche all’ascolto di giovani ed esperti, si concluderà con la Santa Messa celebrata dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale della Segreteria del Sinodo dei vescovi. A Pope padre Giacomo Costa ricorda alcuni momenti della giornata odierna a partire dall’intervento del cardinale Farrel:

Ascolta l'intervista a padre Costa

R. - Il cardinale Farrell ha aiutato i giovani, li ha invitati ad entrare in questo processo post sinodale, per cercare di fare sì che quanto si è sperimentato in questo percorso, possa vivere. Ha invitato veramente i giovani a fare la loro parte.

Come, in concreto, rendere attuativo il cammino sinodale?

R. - Sicuramente non è solo un lavoro, ma una gioia. Si sente l’entusiasmo che si vive nelle varie conferenze episcopali, nelle varie parti del mondo. Quello che è già stato bello e che poi sicuramente crescerà nei prossimi giorni, è sentire come già alcune cose si sono mosse nei Paesi a partire dalle chiese, dalle comunità. Realtà che hanno già cercato di riattivare e approfondire, in vari ambiti, un modo di essere una Chiesa sinodale che partecipa. Questo sarà proprio l’obiettivo di questi giorni, di condividere quello che è stato fatto e cercare di fare concretamente dei passi avanti nel modo di vivere questo spirito di una Chiesa aperta, fraterna, accogliente, trasparente, impegnata: quella Chiesa che i giovani desiderano. La giornata di oggi è dedicata a riprendere il processo sinodale, perché tanti non hanno partecipato. Si tratta soprattutto di entrare non solo nei testi, nei documenti, ma in quello che è lo spirito del cammino. E questo attraverso la testimonianza di coloro che cercano di comunicare la bellezza dell‘evento sinodale. Qualcuno ha detto: “Non potevo credere che la Chiesa volesse ascoltarmi e invece i cardinali, i vescovi, mi hanno chiesto cosa pensassi. Hanno veramente valorizzato il mio contributo”.

Dunque, anche attraverso l’esperienza di questi giovani che hanno partecipato al Sinodo e che stanno testimoniando della ricchezza ricevuta, c’è una trasmissione esperienziale. Una condivisione che parte dal Sinodo e arriva ai giovani del mondo. In questo Forum è infatti rappresentato tutto il mondo…

R. - Ci sono tutti i Paesi. È veramente impressionante! All’inizio sono stati letti i nomi di tutti i ragazzi in rappresentanza dei loro Paesi. È impressionante la varietà e la quantità di Paesi rappresentati. In fondo è quello che il Sinodo e i padri sinodali avevano desiderato: “Vogliamo che la fiamma di quanto abbiamo vissuto possa diffondersi, propagarsi”.

Una fiamma alimentata dal confronto, dalla discussione tra i giovani stessi, dalle testimonianze ma anche dalla preghiera ...

R. - Il punto cruciale, l’esperienza, si radica nel rendersi conto di essere accompagnati dal Signore e di avere del tempo per ascoltarlo, per approfondire e lasciare che lo Spirito vada in profondità.

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19 giugno 2019, 13:51