Forum Internazionale dei Giovani, un cammino tra testimonianze e preghiera
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Il Forum Internazionale dei Giovani è una iniziativa, promossa dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che intende proseguire il cammino intrapreso durante l’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, svoltosi in Vaticano dal 3 al 28 ottobre scorsi. Al Forum partecipano 246 giovani provenienti da 109 Paesi. Sono giovani delegati delle Conferenze episcopali e dei principali movimenti e comunità ecclesiali.
I giovani e il cammino sinodale
La giornata odierna, dedicata al tema “Il cammino sinodale e il suo impatto nelle Chiese locali", si è aperta con i saluti del cardinale Kevin Farrel, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e con l’intervento di padre Giacomo Costa, segretario speciale del Sinodo per i giovani. La giornata, scandita anche all’ascolto di giovani ed esperti, si concluderà con la Santa Messa celebrata dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale della Segreteria del Sinodo dei vescovi. A Pope padre Giacomo Costa ricorda alcuni momenti della giornata odierna a partire dall’intervento del cardinale Farrel:
R. - Il cardinale Farrell ha aiutato i giovani, li ha invitati ad entrare in questo processo post sinodale, per cercare di fare sì che quanto si è sperimentato in questo percorso, possa vivere. Ha invitato veramente i giovani a fare la loro parte.
Come, in concreto, rendere attuativo il cammino sinodale?
R. - Sicuramente non è solo un lavoro, ma una gioia. Si sente l’entusiasmo che si vive nelle varie conferenze episcopali, nelle varie parti del mondo. Quello che è già stato bello e che poi sicuramente crescerà nei prossimi giorni, è sentire come già alcune cose si sono mosse nei Paesi a partire dalle chiese, dalle comunità. Realtà che hanno già cercato di riattivare e approfondire, in vari ambiti, un modo di essere una Chiesa sinodale che partecipa. Questo sarà proprio l’obiettivo di questi giorni, di condividere quello che è stato fatto e cercare di fare concretamente dei passi avanti nel modo di vivere questo spirito di una Chiesa aperta, fraterna, accogliente, trasparente, impegnata: quella Chiesa che i giovani desiderano. La giornata di oggi è dedicata a riprendere il processo sinodale, perché tanti non hanno partecipato. Si tratta soprattutto di entrare non solo nei testi, nei documenti, ma in quello che è lo spirito del cammino. E questo attraverso la testimonianza di coloro che cercano di comunicare la bellezza dell‘evento sinodale. Qualcuno ha detto: “Non potevo credere che la Chiesa volesse ascoltarmi e invece i cardinali, i vescovi, mi hanno chiesto cosa pensassi. Hanno veramente valorizzato il mio contributo”.
Dunque, anche attraverso l’esperienza di questi giovani che hanno partecipato al Sinodo e che stanno testimoniando della ricchezza ricevuta, c’è una trasmissione esperienziale. Una condivisione che parte dal Sinodo e arriva ai giovani del mondo. In questo Forum è infatti rappresentato tutto il mondo…
R. - Ci sono tutti i Paesi. È veramente impressionante! All’inizio sono stati letti i nomi di tutti i ragazzi in rappresentanza dei loro Paesi. È impressionante la varietà e la quantità di Paesi rappresentati. In fondo è quello che il Sinodo e i padri sinodali avevano desiderato: “Vogliamo che la fiamma di quanto abbiamo vissuto possa diffondersi, propagarsi”.
Una fiamma alimentata dal confronto, dalla discussione tra i giovani stessi, dalle testimonianze ma anche dalla preghiera ...
R. - Il punto cruciale, l’esperienza, si radica nel rendersi conto di essere accompagnati dal Signore e di avere del tempo per ascoltarlo, per approfondire e lasciare che lo Spirito vada in profondità.
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