Ecuador: approvate nozze gay. Per i vescovi: nessuna legittimit¨¤
La decisione della Corte Costituzionale è stata fortemente criticata dalla Conferenza episcopale ecuadoriana (Cee), nel corso di una conferenza stampa coordinata dal presidente dei vescovi e vicario apostolico di Esmeraldas, mons. Eugenio Arellano. L¡¯episcopato contesta anzitutto la legittimità del voto della Suprema Corte, dato che a due dei nove giudici sarebbe stato impedito di pronunciarsi sulla questione, essendo stati in precedenza avvocati di una delle parti in causa.
Vulnus al primato della Costituzione
¡°Rispettiamo la decisione della Corte, però faremo tutto quello che possiamo per favorire la famiglia e il matrimonio così come la Chiesa lo intende¡±, ha detto mons. Arellano.
Secondo la nota, firmata dal Consiglio di presidenza della Cee e letta durante la conferenza stampa, la sentenza della Corte crea un vulnus grave alla sicurezza giuridica del Paese e al primato della sua Costituzione. Mons. Arellano ha aggiunto che l¡¯organismo istituzionale non aveva nessuna motivazione per riformare il contenuto della Costituzione, che definiva il matrimonio, all¡¯articolo 67, ¡°unione di un uomo e di una donna¡±. Per i vescovi, inoltre, le uniche possibilità di riforma erano o un referendum o il voto qualificato dell¡¯Assemblea nazionale.
Rispettare i diritti delle persone
La Conferenza episcopale ribadisce, quindi, che la Chiesa da un lato si impegna a ¡°rispettare i diritti di tutte le persone, indipendentemente dalla loro età, razza, sesso, religione, inclinazione sessuale o cultura¡± e, dall¡¯altro, a ¡°promuovere il matrimonio tra uomo e donna¡±, come fondamento della famiglia e della società, a ¡°difendere la prevalenza dei diritti dei minori nelle varie tappe della loro esistenza¡±, ad ¡°insegnare ai bambini e ai giovani che il matrimonio, secondo la fede cristiana, è l¡¯unione indissolubile tra un uomo e una donna e che, come frutto di tale amore, nascono i loro figli per il bene della società e per il Regno di Dio¡±. (Agenzia Sir)
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui