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鈥淪iamo molto preoccupati per gli incidenti e le violenze che hanno contrassegnato la votazione, per la scarsa partecipazione della popolazione al voto, e per le inimmaginabili scene di violenze del 1°maggio鈥� affermano i vescovi del Benin nella loro dichiarazione 鈥淪top alla violenza: preservare la pace e l鈥檜nità nazionale鈥�.

Forte astensione al voto

Le elezioni del 28 aprile - riporta l'Agenzia Fides - hanno visto una forte astensione dell鈥檈lettorato come segno di protesta per la decisione della Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (Cena), di permettere la partecipazione alle elezioni parlamentari solo ai due partiti, i progressisti e i repubblicani, vicini al Presidente Patrice Talon. Solo il l 22,99% degli elettori si è recato alle urne, il più basso della storia delle consultazioni elettorali nel Paese. Dal 1990 l'affluenza non era mai scesa al di sotto del 50%. Il 1° maggio e il giorno successivo, a Cotonou e in altre parti del Paese si sono verificati gravi scontri tra le forze dell鈥檕rdine e centinaia di dimostranti, diversi dei quali sono sostenitori dell鈥檈x Presidente Thomas Boni Yayi.

I vescovi disponibili alla mediazione e invitano al dialogo

Di fronte alle violenze, i vescovi lamentano che 鈥渓a psicosi sta conquistando il cuore dei beninesi, così orgogliosi del proprio Paese internazionalmente riconosciuto come paradiso di pace e modello di democrazia in Africa鈥�. La Conferenza episcopale esprime vicinanze alle vittime delle violenze e condanna 鈥渃on fermezza ogni atto di violenza sotto qualsiasi forma鈥�. Dicendosi disponibili per un鈥檃ttività di mediazione, i vescovi invitano i politici 鈥渁 rinnovare il filo del dialogo per salvaguardare la pace sociale e l鈥檜nità nazionale, garanzia dello sviluppo armonioso del Paese鈥�.
Il messaggio conclude invitando tutto a pregare 鈥減erché Dio continui a benedire e proteggere la nostra patria comune, il Benin鈥�. (L.M. - Agenzia Fides)