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Francesca Sabatinelli 鈥� Città del Vaticano

Sarà il Kenya, terra di missione dei salvatoriani, il primo Paese africano a beneficiare dell鈥檃ccordo tra la società del Divin Salvatore e Sant鈥橢gidio che ha sviluppato il programma Dream nel 2002 per contrastare l鈥橝ids in territorio africano. A seguire poi la Tanzania poiché 鈥� spiega Valerio Venturi, coordinatore dei progetti per l鈥橝frica di Sofia Global, l鈥檜fficio salvatoriano per l鈥檃iuto internazionale 鈥� è lì che si sta lavorando per implementare, e questa è la novità, il programma nell鈥橴niversità dei Salvatoriani, la Jordan University College. Di lì poi si passerà alle Isola Comore, il cui vescovo è un salvatoriano.

Con Dream i pazienti diventano promotori di cura

鈥淟鈥檌mpressione che si è 鈥� sottolinea ancora Venturi 鈥� è che il fenomeno Hiv si stia lentamente dimenticando, che è un errore potenzialmente disastroso鈥�. Ciò che è bello, che si può vedere nei centri della Comunità di Sant鈥橢gidio sia in Mozambico che in Tanzania, prosegue Venturi, è 鈥渦na trasformazione del paziente sieropositivo da vittima a promotore di cura nella propria comunità e nella propria famiglia鈥�. Ciò che è in linea con la spiritualità salvatoriana che si 鈥渋ncardina su una collaborazione, una strettissima collaborazione, tra i religiosi e i laici鈥�.

Dream messo a disposizione dei centri salvatoriani

L鈥檃ccordo prevede che i responsabili del Programma Dream mettano a disposizione la loro conoscenza, in particolare il software 鈥渃he permette un controllo telematico e centralizzato di tutti i pazienti che vengono registrati e presi in cura, nonché poi un rapporto di telemedicina, quindi la possibilità di ricevere pareri specialisti da parte di dottori che sono in Europa, negli Stati Uniti e nel Nord Europa, sui pazienti più problematici o che hanno delle problematicità sanitarie in Africa鈥�. Verrà inoltre garantito un processo di formazione continua delle risorse umane che verranno impiegate nei vari dispensari e centri di salute in cui i salvatoriani applicheranno il programma.