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Esortazione ai giovani: il Papa ricorda l’esempio di Carlo Acutis

“Una notizia meravigliosa, non ce lo aspettavamo”: così Antonia Salzano, madre del Venerabile Carlo Acutis, dopo aver appreso che il Papa ha citato suo figlio nell’Esortazione post-sinodale ai giovani resa nota oggi

Eugenio Bonanata - Città del Vaticano

Una grande gioia traspare dagli occhi di Antonia Salzano. L’abbiamo raggiunta alla periferia di Assisi nel centro intitolato a suo figlio Carlo Acutis, una struttura destinata all’accoglienza dei pellegrini immersa nel verde e con tanti animali. Caratteristiche in linea con l’amore per la natura da parte del ragazzo dichiarato Venerabile la scorsa estate e che oggi viene menzionato nell’Esortazione post-sinodale ai giovani per un altro suo grande interesse: quello per l’informatica.

Originali, non fotocopie

Il Papa ribadisce che nel mondo digitale il pericolo dell’isolamento e della chiusura in se stessi è sempre dietro l’angolo. Ma l’esempio di Acutis è di tutt’altro segno. “Lui – scrive Francesco – ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per tramettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza”. Antonia Salzano sottolinea con sorpresa che nell’Esortazione post-sinodale sia riportata una frase di Carlo: ‘tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie’. Un vero e proprio motto basato sulla piena consapevolezza del ragazzo. “Proprio perché non voleva diventare schiavo di questi strumenti – spiega la madre – si era imposto anche dei tempi per l’utilizzo”.

Eucarestia e informatica

“Carlo – aggiunge la signora – ha saputo dominare le tecnologie e le ha usate per diffondere il grande amore che aveva per l’Eucarestia”. La sua biografia parla infatti di un giovane che tutti i giorni andava a messa, faceva la comunione e si fermava in preghiera davanti al tabernacolo. “La cosa incredibile - prosegue - è che con un computer tutto sommato abbastanza scadente sia riuscito a raggiungere migliaia di persone in tutti e 5 i continenti realizzando una mostra sui miracoli eucaristici che è stata ospitata in tutto il mondo. Attraverso questo percorso, ha cercato di portare agli altri quello che era il centro della sua vita: Gesù”.

La traslazione

Tutto questo accade alla vigilia della traslazione del corpo del Venerabile all’interno del Santuario della Spogliazione di Assisi, in programma il 5 e 6 aprile prossimi. L’auspicio dei familiari per l’evento è ben chiaro. “La nostra speranza – spiega Salzano –  è che la sua figura possa spronare i giovani a camminare verso la santità seguendo l’invito che Papa Francesco rivolge ai giovani nell’esortazione. Carlo stesso ripeteva che era Gesù, attraverso l’Eucarestia, ad aiutarlo a crescere ogni giorno e a fare quei passi necessari a non essere una fotocopia”.

Le attività editoriali

Nel solco della semplicità e della normalità, l’esperienza di vita di Carlo Acutis ha ispirato diversi progetti audiovisivi con taglio divulgativo realizzati da Vatican Media e Officina della Comunicazione sotto l’egida del Dicastero per la Comunicazione. L’ultimo documentario, sul percorso dei miracoli eucaristici pensato dal ragazzo, s’intitola ‘Segni’ e verrà trasmesso nei prossimi giorni da Telepace. Fra le  altre iniziative anche il volume biografico ‘Un genio dell’informatica in cielo’, della Libreria Editrice Vaticana (LEV), disponibile in abbinamento con il docufilm ‘La mia autostrada per il cielo’.

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La mamma di Carlo Acutis
02 aprile 2019, 15:02