Chiesa cambogiana: nella notte di Pasqua 294 battesimi
Mons. Schmitthaeusler ha detto che durante la notte di Pasqua, la comunità cattolica di Cambogia celebrerà il battesimo di 294 persone: 154 nella capitale Phnom Penh, 80 a Battambang e 60 a Kampong Cham (capoluoghi delle omonime province). Il vicario apostolico, durante la celebrazione nella quale hanno preso parte circa 80 sacerdoti locali, ha esortato i fedeli a vivere la loro missione di battezzati e inviati, secondo il tema del prossimo mese straordinario della missione indetto da Papa Francesco nel 2017. Dal tema “Battezzato e inviato: la Chiesa di Cristo in missione nel mondoâ€, esso sarà celebrato ad ottobre 2019.
La missione è il cuore della vita cristiana
Durante l’omelia, il vicario apostolico ha dichiarato che “in Cambogia, il mese straordinario della missione è una sorta di ‘campanello d’allarme' per la vita ordinaria di battezzati e inviatiâ€. “Qui – ha proseguito – il nostro piccolo vicariato e le nostre piccole prefetture non hanno grandi strutture, e le nostre comunità, spesso minuscole e piantate in mezzo a un campo di riso, ai piedi di una collina o nel cuore della città, non contano folle di cristiani. La missione è il cuore della nostra vita di fedeli, sacerdoti e religiosi. Qui, l'intero Popolo di Dio è un apostolo, con una preoccupazione quotidiana, alla maniera di San Paolo: ‘Guai a me se non proclamassi il Vangelo!’â€.
Il numero dei battezzati è il risultato dell’opera di Dio
Dopo aver comunicato il numero dei nuovi battezzati, mons. Schmitthaeusler ha chiesto ai presenti: â€œÈ semplicemente il risultato del lavoro dei sessanta sacerdoti presenti in Cambogia, o delle centinaia di religiosi e religiose che vivono qui, o del lavoro di una trentina di missionari laici? No, soprattutto, è opera di Dio. Cari fratelli e sorelle, siamo questo Popolo di Dio, battezzati e inviati. Rendiamo grazie a Dio per tutti i cristiani che, come ai tempi degli Atti degli Apostoli, sono i nostri più preziosi collaboratori. Il sacerdote è il pastore della comunità che deve amare e capire, con cui camminare verso Dio. Cerchiamo semplicemente di essere pastori secondo il Cuore di Dioâ€.
Le linee per la costruzione della Chiesa cambogiana
Il presule ha indicato ai presenti come “costruire la nostra Chiesa, segno del Regno di Dioâ€, in dieci punti – uno per ciascun anno di vicariato apostolico a Phnom Penh. “Vita spirituale: siamo nati da Dio e inviati nel mondo; la comunione tra di noi; l’inclusione per tutti: ciascuno è il benvenuto; il perdono: una condizione sine qua non per andare avanti; un cuore che ascolta e che ama in atto e in verità: la carità in azione; dialogo vero e diretto a tutti i livelli: religioso, istituzionale, sociale; la presenza concreta nella società; la formazione integrale di uomini e donne giusti e virtuosi; un cuore di padre e madre: la Chiesa è una famiglia... un albero gigante con un cuore enorme; essere creativi: il Vangelo è nuovo ogni mattinaâ€. “Ieri, oggi, domani: la Chiesa ha 2000 anni, ha radici che alimentano la nostra oggi e preparano il futuro – ha concluso mons. Schmitthaeusler –. Servi inutili: nessuno è indispensabile, siamo servi inutili... ma che offrono più amore e vita e che possono ritirarsi con discrezione sapendo che gli altri continuano questo servizio di annuncio e pace; la Chiesa è stata, la Chiesa è, la Chiesa saràâ€.
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