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Lisa Zengarini - Città del Vaticano

鈥淣onostante l鈥檃ccordo di pace, la situazione sul terreno è che violenze e scontri continuano鈥�. A denunciarlo sono i vescovi del Sud Sudan in un messaggio pubblicato al termine della loro assemblea plenaria svoltasi a Juba dal 26 al 28 febbraio scorsi. 

Irrisolte le cause profonde del conflitto in Sud Sudan

Nel documento, ripreso dall鈥檃genzia Fides, i presuli definiscono 鈥渦n passo avanti鈥� il Revitalised Agreement on the Resolution of Conflict in South Sudan (R-ARCSS), l鈥檃ccordo siglato il 12 settembre ad Addis Abeba dal presidente Salva Kiir, e dal leader ribelle, l鈥檈x vice presidente Riek Machar, per porre fine alla guerra civile che dal 2013 insanguina il Paese diventato indipendente otto anni fa. Per arrivare alla firma c'erano voluti 15 mesi di negoziati con le mediazioni di Etiopia, Sudan, Uganda e Kenya. 鈥淭uttavia 鈥� affermano i vescovi - la situazione concreta sul campo dimostra che non si stanno affrontando le cause profonde dei conflitti nel Sud Sudan鈥�. In particolare il modello di "condivisione del potere" incoraggia le parti a contrattare posti e percentuali di potere, invece di lavorare per il bene del Paese. La dichiarazione ricorda che alcune parti firmatarie dell'accordo affermano di non essere state consultate in merito per cui non si sentono vincolate a rispettarlo.

In grande ritardo l'attuazione dell'accordo

鈥淚noltre l'attuazione dell'accordo è molto in ritardo鈥�, sottolineano i vescovi, che descrivono una situazione nella quale 鈥渟e il conflitto aperto si è ridotto, l'accordo sulla cessazione delle ostilità non è in vigore, e tutte le parti sono coinvolte in combattimenti o in preparativi bellici. Il valore della vita e della dignità umana 鈥� lamentano - è dimenticato poiché le violazioni dei diritti umani continuano impunemente, tra omicidi, stupri, violenze sessuali diffuse, saccheggi e occupazioni di terreni e proprietà civili. Mentre si parla molto della pace, le azioni non corrispondono alle parole".

Rivedere l鈥檃ccordo di pace

Di qui l鈥檃ppello a tutte le parti interessate 鈥渃ompresi i leader politici e militari, i firmatari dell'R-ARCSS e le parti che non lo hanno firmato, all鈥橧GAD, alla comunità internazionale e a tutte le persone di buona volontà鈥� a collaborare per cercare un accordo di pace 鈥渃he vada oltre a quello attuale鈥�.