ҽ

Guarigione di suor Bernadette: in un libro l’ultimo miracolo di Lourdes

Presentato oggi a Roma il libro “La mia vita è un miracolo”, la storia di suor Bernadette Moriau che, con la sua guarigione inspiegabile, ha scosso l’animo più profondo della Francia e dato nuova speranza a credenti e non credenti

Marco Guerra – Città del Vaticano

“La mia vita è un miracolo”, è titolo del libro che racconta la guarigione di suor Bernadette Moriau. Il recupero dello stato di salute della religiosa che fa parte delle oblate francescane è stato riconosciuto come il 70.mo miracolo avvenuto al santuario di Lourdes. La guarigione scientificamente inspiegabile risale al 2008 e da allora continua ad interrogare e scuotere le coscienze di tutta la Francia, rinnovando la conversione dei cuori tra i credenti e avvicinando alla fede i non credenti.

La presentazione in Sala Marconi

Il volume edito dalla San Paolo è stato presentato oggi a Roma presso la Sala Marconi di Palazzo Pio da suor Bernadette Moriau, dal vescovo di Beauvais, mons. Jacques Benoit-Gonnine e dal giornalista e curatore del libro Jean-Marie Guénois.

La guarigione inspiegabile

Suor Bernardette Moriau per 42 anni è stata affetta dalla sindrome della cauda equina, grave patologia neurologica con lesione dei nervi spinali del canale vertebrale, con dolori acuti e progressiva paralisi, quattro operazioni vane, dosi quotidiane di morfina, sedia a rotelle e un piede divenuto deforme. Malgrado il suo stato di salute, la religiosa francescana si è sempre presa cura dei malati e dei disabili e nel 2008 ha preso parte ad un pellegrinaggio a Lourdes, per il 150.mo delle apparizioni a santa Bernadette Soubirous. Di ritorno dal santuario è avvenuta la guarigione miracolosa e improvvisa, mentre sour Bernadette Moriau era in preghiera per l’adorazione con le altre consorelle nella stessa ora in cui a Lourdes si vive la consueta processione con i malati.

Il riconoscimento del miracolo

Quei momenti pieni di grazia sono stati raccontati oggi dalla stessa suor Bernadette, che ha ricordato quando si è tolta il corsetto, il tutore per la gamba, la stimolazione elettrica e la sonda per le urine ed ha iniziato a camminare senza dolore, piangendo e pregando.

Solo 10 anni più tardi, nel febbraio 2018, mons. Jacques Benoît-Gonnin, vescovo di Beauvais, diocesi sotto cui ricade la comunità delle oblate, ha riconosciuto il carattere “prodigioso - miracoloso” della guarigione subitanea della religiosa, dopo un attenta valutazione di una vastissima mole di rapporti sanitari. Per capire l’eccezionalità dell’evento basta dire che su 7.000 pratiche aperte su guarigioni avvenute a Lourdes, Bernadette è la 70.ma riconosciuta.

L’opera di evangelizzazione

Oggi Bernadette si definisce una “serva di Gesù Cristo e della Vergine” e una “pellegrina dell’evangelizzazione”. Il suo libro è infatti divenuto un caso editoriale e la religiosa spende buona parte del suo tempo partecipando ad incontri in parrocchie, comunità giovanili ed anche in ambienti distanti dalla Chiesa cattolica. “Quello che è capitato a me il signore può farlo a chiunque” ha sottolineato Bernadette, mettendo in risalto il valore di ogni vita umana e il prezioso insegnamento che offrono i disabili e i malati.

Un libro per portare speranza

“Ho scritto il libro perché è la Chiesa che me l’ha chiesto e poi pensando all’evangelizzazione, ossia per annunciare Gesù Cristo a un mondo, che spesso lo ignoriamo, dove c’è molta disperazione e vediamo tutto nero. Quindi per far capire l’importanza di Dio e che Gesù è sempre presente nella nostra vita, sempre pronto a donarci la vita”, ha detto a VaticanNews suor Bernadette.

Suor Bernadette ha parlato anche delle molte le grazie scaturite dalla scrittura di questo libro: “È veramente un libro di evangelizzazione. Il ritorno che vedo è che c’è molta speranza: il libro ci vuole ridare coraggio. “Grazie a lei, ho incontrato Dio” sono moltissime testimonianze che ricevo in questo senso: lettere, e-mail… E sento che si è formata un’attesa da questa libro”

L’impegno di Bernadette contro aborto e eutanasia

Anche i giovani hanno mostrato un vivo interesse alla storia della religiosa. “Mi fanno domande, e con loro affronto spesso il tema della vita” ha detto suor Bernadette dichiarandosi “contraria all’aborto, all’eutanasia, perché la vita ci è stata donata e non spetta a noi controllarla”.

“Anche una persona nata disabile può avere una vita meravigliosa, una vita che irradia – ha aggiunto la suora -. Io le incontro le persone con disabilità, si può avere una vita molto intensa con Dio, con gli altri, attraverso la disabilità. E i giovani con i quali faccio testimonianza sono molto sensibili a questo tema”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

21 gennaio 2019, 14:59