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Arriva un documento interreligioso sul fine vita

Don Angelelli, Cei: “Non ignorare la dimensione religiosa del paziente, diritto inalienabile. Nel 2019 i vescovi italiani vareranno anche un testo sull’eutanasia”

Federico Piana - Città del Vaticano


E’ pronto il documento interreligioso sul fine vita messo a punto da Conferenza Episcopale Italiana, diocesi di Roma e venti diverse confessioni religiose. Verrà firmato e presentato ufficialmente a metà dicembre e rappresenta una vera e propria novità. Si intitola ‘Manifesto dei diritti nei percorsi di fine vita’ e ha come obiettivo principale quello di far comprendere come nella cura di un paziente morente la fede ed il rispetto delle pratiche religiose non possano essere ignorate o sminuite.

Un testo chiaro per far rispettare la dimensione religiosa del paziente

Le linee generali del manifesto sono chiare, semplici e dirette. E dunque efficaci. Don Massimo Angelelli, direttore dell’ufficio nazionale per la pastorale della saluta della Conferenza Episcopale Italiana, le sintetizza così : “Il testo è composto di nove articoli i quali hanno la funzione di definire, in diversi modi, il diritto al riconoscimento della propria sfera religiosa, spirituale e cultuale. Il momento del fine vita di una persona è estremamente delicato, quindi la struttura sanitaria deve sommare al percorso medico anche il rispetto della dimensione religiosa : le due cose si debbono poter integrare”. Le pratiche religiose, anche riguardo al momento del fine vita stesso, sono diverse da confessione a confessione e di questo l’ospedale o la clinica devono prendere coscienza per poter dare al paziente morente una vera e piena assistenza.

Confronto durato molti anni

La genesi del manifesto ha origini lontane, risale addirittura a numerosi anni fa. Una gestazione lunga che ha permesso un dialogo franco e aperto a tutti i soggetti coinvolti. “ Abbiamo sentito il bisogno di intraprendere questo cammino – entra nel dettaglio don Angelelli – perché all’interno dei nostri contesti viviamo sempre di più una realtà multi-religiosa e multiculturale. E questi aspetti essenziali della nostra esistenza non vanno violati, soprattutto in punto di morte.

Allo studio della Cei un altro documento per contrastare l’eutanasia

Don Massimo Angelelli conferma anche che la Conferenza Episcopale Italiana sta scrivendo un proprio documento sul fine vita che mira a contrastare le spinte eutanasiche nella società e che dovrebbe vedere la luce nei primi mesi del 2019. “Non è un documento contro nessuno” ribadisce con forza. “ E’ un testo che servirà per confrontarci senza pregiudizi prima dell’eventuale discussione di una legge sull’eutanasia attiva”.

Ascolta l'intervista a don Angelelli

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02 dicembre 2018, 08:30