Mons. Delpini: la chiesa di Milano ricorda Paolo VI
Sono stati intensi gli anni che Montini ha trascorso a Milano. Il solenne ingresso in Duomo rappresenta certamente una delle immagini simbolo di quell’esperienza. Nella puntata odierna del nostro WebDoc lo ricorda l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. E lo ricorda anche lo stesso Paolo VI attraverso un prezioso audio tratto dagli archivi del Vaticano nel quale il pontefice bresciano, come un cronista, rievoca l’avvenimento del 6 gennaio 1955.
L’esperienza pastorale
Le cronache dell’epoca riferiscono che Montini arrivò a Milano in treno due giorni prima portando con sé ben novanta casse di libri. Il particolare potrebbe rilanciare l’idea del Montini intellettuale. Eppure furono risposte di concretezza quelle da lui subito date, innanzi alla scoperta di quella modernità studiata su tanti di quei libri. Concretezza a fronte dei tanti bisogni di quell’immensa diocesi che fu il banco di prova della sua prima esperienza pastorale dopo tre decenni trascorsi in Vaticano.
Ascolto e azione
Nella città industriale per eccellenza, già attraversata da processi di secolarizzazione e da una forte immigrazione, l’arcivescovo volle attrarre i ‘lontani’. Nel 1957 lanciò la ‘Missione di Milano’: una grande azione di ascolto mai realizzata in precedenza sul territorio diocesano, condotta nell’arco di circa un mese. Durante il suo episcopato furono costruite 123 nuove chiese; dialogò con tutte le categorie produttive, visitando ogni ambiente di lavoro, dalle officine alle banche; si dedicò ai poveri, incontrandoli vestito da sacerdote.
La chiesa di popolo
Mons. Delpini ribadisce che l’amore verso Paolo VI è ancora vivo, soprattutto da parte del clero ambrosiano. E pure i fedeli oggi lo ricordano con affetto anche a causa della partecipazione al Concilio Vaticano II, che da Papa lo avrebbe concluso, dove l’arcivescovo come padre conciliare portò le istanze raccolte negli anni milanesi. Tra gli scatti proposti nella clip, messi a disposizione dall’arcidiocesi di Milano, uno ritrae Montini a dorso di un mulo durante una delle 840 visite pastorali. Risale al 10 agosto 1958, quando si recò a Morterone in provincia di Lecco.
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