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2018.09.22 Locandina - Meeting Sovvenire Seraphicum 2018.09.22 Locandina - Meeting Sovvenire Seraphicum 

Primo Meeting di Sovvenire: serve un'alleanza per i giovani

La Chiesa, il mondo istituzionale e industriale al fianco dei giovani. Sarà così domani al Primo Meeting diocesano del Sovvenire, che si tiene a Roma. Una prima tappa di un percorso importante. Ad intervenire anche il cardinale Vicario, Angelo De Donatis

Debora Donnini-Città del Vaticano

Studi, lavoro, discernimento, futuro: sono i giovani e il loro mondo al centro del primo Meeting diocesano di , "I giovani di fronte al bivio", che si terrà domani al Seraphicum a Roma. Una proposta a tutto campo per i ragazzi e gli educatori, con testimonianze di sacerdoti che da anni sono a fianco dei giovani nella diocesi di Roma, ma anche con le esperienze di giovani che fanno impresa, del Forum delle Famiglie, delle Acli, dell'Ucid e di Confindustria. Ad intervenire anche le Istituzioni, con il sindaco, Virginia Raggi, e il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. Al termine, prenderanno la parola il cardinale Vicario, Angelo De Donatis, e il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino. Un momento di incontro che guarda al Sinodo dei vescovi per i giovani, che prenderà il via il prossimo 3 ottobre. Nell'intervista a Pope, Pieluigi Proietti, responsabile diocesano del Sovvenire, spiega che il desiderio del Meeting è quello di far conoscere le esperienze che la Chiesa di Roma fa con i giovani e per i giovani, per affiancarli nel cammino degli studi, del lavoro e delle scelte vocazionali.

Ascolta l'intervista a Proietti

D. – Al Meeting racconteranno la loro esperienza sacerdoti come don Maurizio Mirilli, don Fabio Pieroni, don Fabio Rosini, che sono molto impegnati con i giovani da anni. Di cosa parleranno? Offriranno dei percorsi?

R. – Sì, parleranno dell'esperienza che già fanno con i giovani. In particolare, don Maurizio Mirilli parlerà dei suoi progetti in atto con i giovani sui temi del coinvolgimento nel sociale: sia sul fronte della Dottrina sociale della Chiesa sia con l'esperienza di servizio nei confronti di quelli che lui chiama gli “scartati”. Don Fabio Pieroni, invece, affronterà tutto il tema della formazione: come i giovani possono crescere, farsi una spina dorsale per avere poi gli elementi per poter affrontare le grandi scelte della vita. Fabio Rosini invece toccherà il tema delicatissimo ma importantissimo della vocazione: come aiutare i giovani a fare discernimento.

D. – Ci sarà una parte dedicata proprio alle imprese, perché in Italia è veramente drammatica la situazione dei giovani sul fronte dell’occupazione, del lavoro. Ci sono delle iniziative concrete per investire su di loro?

R. – Sì, questo è un tema importantissimo. Noi, innanzitutto, avremo un paio di testimonianze di giovani che hanno avuto l’audacia di costituire e di far partire delle imprese proprio costituite da loro, imprese che stanno avendo anche successo. Quindi c’è questo elemento di spinta, proprio in termini di coraggio di prendere iniziative anche rischiose. Dall’altra parte, invece, il mondo di Confindustria e di Unindustria, soprattutto per il Lazio, ci metterà davanti, insieme alle difficoltà del momento, anche le opportunità che in diverse imprese del Lazio ci sono per giovani sia diplomati che laureati, che quindi hanno spazi per poter entrare nel mondo del lavoro, anche nella nostra Regione che è una delle più tartassate dal punto di vista del lavoro.

D. – Ci vuole un’alleanza per i giovani sul fronte della fede, della vocazione, del lavoro e della formazione?

R. – Quest’alleanza è necessaria. Noi dobbiamo entrare in una logica ormai di coesione, di collaborazione. E quest’alleanza deve coinvolgere anche la Chiesa, che ha il compito di camminare con le istituzioni, con le imprese di oggi, per aiutare a costruire il bene comune. In questo ci daranno un grande aiuto, in termini di presenza della Chiesa, le parole che ci diranno sia il nostro cardinale Vicario sia il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino. Per questo Meeting a noi non interessano le performance: ci interessa che i giovani, i genitori e gli educatori che vengono, possano ascoltare parole importanti.

D. – Ma Sovvenire poi continuerà su questa strada per un’alleanza per i giovani?

R. – Sovvenire ha voluto chiamare questo meeting “Primo Meeting”. Quindi la nostra prospettiva è partire e fare in modo che questo Meeting sia una start-up e non soltanto un evento fine a se stesso.

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21 settembre 2018, 12:54