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Verso il Sinodo Giovani: il rientro a casa dei pellegrini

Dopo una settimana di cammino che li ha portati fino a Roma, per incontrare Papa Francesco, i 70 mila giovani che hanno preso parte all'iniziativa della Cei sono pronti a tornare a casa

Luisa Urbani – Città del Vaticano

Sono tanti i giovani pellegrini che, venuti a Roma per incontrare Papa Francesco , tornano a casa pieni di gioia e rinsaldati nella fede. Parole cariche di entusiasmo e di gratitudine verso il Signore e i molti compagni di viaggio. Piccole testimonianze frutto di una “bellissima esperienza” come molti di loro l’hanno definita. Parole semplici, ma che esprimono ciò che hanno trovato e raccolto nel proprio percorso.

Un nuovo viaggio

Un viaggio sicuramente diverso dalla partenza. Tutti sono più stanchi perché percorrere chilometri e chilometri sotto il sole non è fisicamente facile ma, come loro hanno più volte sottolineato, “ne vale la pena”. È una fatica che si affronta con gioia perché ognuno tornerà a casa con qualcosa in più, con un “regalo” del cammino.

Uno zaino pieno di risposte

“Siamo partiti con uno zaino pieno di domande che, pian piano, si è svuotato per riempirsi di risposte. Grazie al cammino e ai due giorni a Roma, - racconta Teresa, 22 anni - tornerò a casa più nutrita. Il Signore mi ha dato il nutrimento necessario per affrontare il cammino quotidiano che sicuramente è più difficile dei chilometri che abbiamo affrontato in questi giorni”.

I doni del pellegrinaggio: il rifugio negli altri

“Si dice che ogni cammino dona sempre qualcosa di nuovo, - racconta Andrea, 22anni – a me ha lasciato questo messaggio: guardare verso l’altro è la chiave di tutto. Non dobbiamo trovare rifugio in noi stessi, ma nell’altro, perché sono gli altri che ci aiutano ad andare avanti”.

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12 agosto 2018, 14:10