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Michele Raviart 鈥� Città del Vaticano

鈥淯n popolo bellissimo, uno spaccato di Chiesa meravigliosa鈥�. Così il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, si è rivolto ai giovani che hanno raggiunto Roma dopo il pellegrinaggio di queste settimane culminato con l鈥檌ncontro di ieri con Il Papa al Circo Massimo e con la Celebrazione eucaristica di questa mattina in Piazza S.Pietro.

Il modo migliore per ringraziare Dio

L鈥檌nvito ai giovani del cardinale Bassetti, che ha concelebrato la Messa con 120 vescovi, è che essi siano 鈥渓ievito di speranza per la nostra Chiesa e per la nostra stessa società鈥�. Il pellegrinaggio, ha spiegato il presidente della Cei, è 鈥渋l modo più bello con cui ringraziare il Signore per la vita鈥� e per la condizione speciale dell鈥檈tà giovanile, anche se molti dei partecipanti, 鈥減rovati dal peso dello zaino, della fatica e del caldo鈥� si saranno domandati se ce l鈥檃vessero fatta e se valesse davvero la pena continuare il percorso.

Il Signore aiuta a riprendere le forze

 鈥淪ono domande profonde, riguardano il cammino della vita, dove stanchezze, demotivazione, disillusioni e sfiducia sono sempre in agguato鈥�, ha affermato il card. Bassetti. Precarietà, una situazione lavorativa che impedisce di fare programmi per il futuro, le difficoltà del vivere in famiglia, come anche non chiudere gli occhi davanti alle emergenze che sta attraversando l鈥橧talia o il proprio quartiere o città sono situazioni che potrebbero scoraggiare, anche se 鈥渓鈥檈sperienza di questi giorni di cammino ha contribuito a farvi capire che nessuna difficoltà e nessuna paura sono insormontabili, purché non le affrontiamo da soli鈥�. 鈥淚l Signore鈥�, infatti, 鈥渘on smette di mandare il suo angelo a portare, al momento giusto, ciò che serve per riprendere le forze e ravvivare il coraggio鈥�.

Il profeta Elia e la società di oggi

Esemplare in questo senso è la figura del profeta Elia, che veniva da un lungo cammino ed era in fuga da una regina che lo perseguitava da anni. La sua storia 鈥渃i fa pensare anche ai tanti giovani che vivono oggi sulla loro pelle la stessa condizione del profeta e che devono rifugiarsi o migrare in altri Paesi a causa di guerra o dittature o carestie鈥�.

Il dovere dell鈥檃ccoglienza

Per tre volte Elia è stato sul punto di morire, ma ogni volta che pensava di morire, non gli veniva mai a mancare l鈥檃iuto del Signore. Prima furono i corvi a sfamarlo, poi una donna povera, vedova e straniera. Questa figura, spiega il porporato, 鈥渃i ricorda che siamo sempre chiamati al dovere dell鈥檃ccoglienza, in qualunque condizione ci troviamo: anche chi è rimasto con poca farina o con poco olio, come la vedova che aiuta Elia, può fare qualcosa perché la Provvidenza agisce miracolosamente, ma si serve delle nostre mani鈥�, e soprattutto del 鈥渘ostro cuore鈥�.

Gesù è il vero compagno di viaggio

Nel momento massimo di disperazione, il Signore con il suo angelo invita Elia a proseguire il cammino, chiedendogli di impegnarsi per il proprio popolo e coinvolgendo altri in questo servizio. Allo stesso modo, conclude il card. Bassetti, i giovani 鈥渘on devono smettere mai di cercare Gesù鈥�, perché  鈥渟a cosa c鈥�è davvero nel cuore dell鈥檜omo鈥� e perché 鈥渋l vero pellegrinaggio ha Gesù come compagno di viaggio e come mèta che non delude鈥�.