Francesco: "Noi Fratelli", audace e realista
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Lunedì 11 è stato presentato a Roma presso Palazzo Pio, "Noi fratelli, il ponte ideale tra cristiani e musulmani", il libro edito dalla Mondadori e che sarà disponibile al pubblico da metà giugno. Con lettera di Papa Francesco come prefazione, gli autori Giancarlo Mazzuca e Stefano Girotti Zirotti, ripercorrono 1500 anni di storia del dialogo tra Cristianesimo e Islam. Nei capitoli finali, anche un'esclusiva intervista al cardinale Jean-Louis Tauran, richiamato in servizio da Papa Benedetto XVI dopo le reazioni al discorso dell'allora Pontefice all'Università di Regensburg (2006), e nominato presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Tra i relatori presenti, oltre agli autori del libro, anche lo storico Alberto Melloni e mons. Khaled Akasheh, capo ufficio per l’islam presso il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
Un dialogo felice e difficile
In 40 capitoli, Il volume ripercorre i momenti più fruttuosi ma anche difficili del dialogo tra cristiani e musulmani. Ecco allora raccontata la viva curiosità culturale e politica tra Carlo Magno e Harun al-Rashid, il califfo che avrebbe ispirato numerose novelle di Le Mille e una Notte, e sotto il cui dominio Bagdad visse il suo massimo splendore; il viaggio in Egitto di San Francesco per incontrare il sultano Malik al Kamil; il successo di Federico II nel promuovere nella Città Santa un periodo di convivenza tra popoli di diverso credo; ma anche gli errori e le incomprensioni che scatenarono lunghi e cruenti conflitti: le crociate e le lotte per la conquista di Gerusalemme, le più recenti guerre coloniali e mondiali, fino alle Primavere arabe e gli attentati terroristici degli ultimi anni.
La fratellanza e l'invito del Papa
Grato agli autori del volume per aver scelto come tema la fratellanza tra cristiani e musulmani, Papa Francesco nella lettera-prefazione al libro, ricorda anche la responsabilità a cui ognuno di noi è chiamato pur non sapendo "come andranno le cose":
Un processo irreversibile
Nel messaggio a firma del card. Tauran, letto durante la conferenza stampa da mons. Khaled Akasheh - capo ufficio per l’islam presso il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso - la conferma e la certezza che "come affermato dal Santo Papa Giovanni Paolo II, un altro gigante del dialogo, l'impegno della Chiesa cattolica nel dialogo interreligioso è irreversibile". Nelle pagine di "Noi Fratelli", dunque, a fianco dell'operato costante di Francesco, anche l'impegno quotidiano di uomini che, nel secolo scorso, sono stati mossi dal progetto di costruire un ponte radicato sulla fratellanza in virtù di quel .
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