Vescovi Usa: no all’espulsione dei giovani immigrati
Circa 800 mila giovani rischiano di essere espulsi dagli Stati Uniti il 5 marzo 2018, quando scadrà la copertura legale del programma Daca, la norma che protegge le persone entrate illegalmente negli Stati Uniti, quando erano bambini con meno di 16 anni. A loro viene garantita la possibilità di «vivere il sogno americano», per questo vengono definiti “dreamers” (sognatori). Nel concreto significa ottenere un permesso di lavoro valido due anni (rinnovabile), a patto di soddisfare sette requisiti, tra i quali: avere avuto meno di 31 anni nel giugno del 2012; risiedere negli Usa dal giugno 2007; frequentare o aver frequentato le scuole.
Preoccupanti i tagli proposti dell'Amministrazione Trump
Il 26 gennaio scorso l’Amministrazione Trump ha proposto un percorso di cittadinanza per i “dreamers” ma per i vescovi statunitensi, i tagli proposti all'immigrazione familiare e all'eliminazione delle protezioni per i minori non accompagnati, sono ancora profondamente preoccupanti. Mons. Joe S. Vásquez, vescovo di Austin, e presidente del comitato per le migrazione della Conferenza episcopale statunitense, ha dichiarato che “l'immigrazione familiare fa parte del nostro Paese e della nostra Chiesa. Per Papa Francesco ‘la famiglia è il fondamento della coesistenza e un rimedio contro la frammentazione sociale’ “.
Non voltare le spalle ai più vulnerabili
“Sostenere e proteggere l'unità familiare, indipendentemente dalle sue origini nazionali – sostiene mons. Vásquez - è vitale per la nostra fede. Inoltre, nella ricerca di una soluzione per i ‘dreamers’, non dobbiamo voltare le spalle ai più vulnerabili. Non dovremmo, ad esempio, barattare il benessere di minori non accompagnati con il benessere dei ‘dreamers’. Sappiamo tutti che sono figli di Dio che hanno bisogno della nostra compassione e misericordia”. I vescovi statunitensi sollecitano una soluzione bipartisan per bloccare la nuova normativa Trump.
Chiesa chiede una legislazione umana e giusta che protegga questi giovani
“Come pastori e responsabili della Chiesa – conclude mons. Vásquez – nelle nostre parrocchie vediamo in questi giovani tanta paura e tristezza”. I vescovi statunitensi chiedono un'azione immediata ai funzionari dell’Amministrazione americana per attuare rapidamente una legislazione umana, proporzionata e giusta, che garantisca sicurezza a questi giovani immigrati.
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