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La protesta dei migranti negli Usa La protesta dei migranti negli Usa 

Vescovi Salvador: appello per i migranti salvadoregni negli Usa

I vescovi salvadoregni: "Chiediamo al Presidente degli Stati Uniti, al Congresso e a tutte le autorità di questa grande nazione che in questo periodo di Natale facciano in modo che i diritti dei nostri fratelli migranti siano rispettati”.

Lisa Zengarini – Città del Vaticano

Il presidente della Conferenza episcopale salvadoregna, mons. José Luis Escobar Alas, si unisce alle pressioni diplomatiche del Governo del Salvador sulla Casa Bianca per il rinnovo dello “Status di protezione temporanea” (Tps) a favore dei cittadini del Paese residenti negli Stati Uniti, la cui ultima proroga scade l’8 marzo.

 

190mila salvadoregni residenti negli Usa a rischio di rimpatrio forzato


Entro il 7 gennaio, infatti, è attesa la decisione nel merito del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale: una risposta negativa comporterebbe il rientro forzato in patria di 190 mila salvadoregni senza documenti.  Un’ipotesi che preoccupa il Governo, ma anche la Chiesa locale, perché l’economia del piccolo Paese centroamericano non sarebbe in grado di assorbire un rientro così massiccio di emigrati. In questo senso si è espresso nei giorni scorsi mons. José Luis Escobar Alas.

 

La Chiesa salvadoregna addolorata dal dramma dei migranti salvadoregni


A una conferenza stampa per gli auguri natalizi, l’arcivescovo di San Salvador ha detto che la Chiesa salvadoregna è addolorata dal “triste dramma vissuto da molti nostri fratelli migranti” e dai “maltrattamenti da essi subiti”. “Per il solo fatto di essere migranti e privi di documenti legali – ha aggiunto rivolgendosi all’Amministrazione Trump - non sono criminali siamo tutti fratelli in Cristo, figli dello stesso Dio e questo è il senso del Natale”.

 

Oltre 400mila persone da 13 Paesi colpiti da calamità protette dal TPS


Istituito 1990, il TPS protegge oltre 400mila persone da 13 Paesi colpiti da calamità naturali residenti negli Stati Uniti, con o senza documenti. El Salvador - riporta il quotidiano salvadoregno “El Mundo” - ha ottenuto il “Temporary Protection Status” dopo i terremoti del 2001 ed è oggi il Paese con il maggior numero di propri concittadini negli Stati Uniti: 263.282, secondo i dati dell’Ufficio per la cittadinanza e i servizi migratori USA. Al secondo posto c’è l’Honduras, con 86.163 beneficiari; segue Haiti, con 60.000, per finire con i 5.349 nicaraguensi.

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28 dicembre 2017, 13:00