蜜桃交友

Adriana Masotti - Città del Vaticano

鈥淔ar crescere una cultura della misericordia, basata sulla riscoperta dell鈥檌ncontro con gli altri鈥� e vivere la gioia portata da Gesù: questo l鈥檃ugurio arrivato dal Papa in un messaggio a firma del card. Segretario di Stato, Pietro Parolin, alle migliaia di giovani che da oggi al 1° gennaio parteciperanno al 40.esimo Incontro europeo dei Giovani promosso quest鈥檃nno dalla comunità di Taizè nella regione di Basilea, crocevia tra Svizzera, Francia e Germania. 

Trovare le sorgenti della gioia

鈥淚l Santo Padre è felice di sapere che voi avete scelto di partecipare a questo Incontro per accogliere e approfondire il messaggio di Gesù che è sorgente di gioia鈥�. Così si legge nel messaggio. Trovare insieme le sorgenti della gioia, questo infatti il filo rosso dell鈥檌niziativa, una gioia che, scrive il card. Parolin,  Francesco auspica non si chiuda alle sofferenze del mondo. Anzi, il Papa invita i giovani 鈥渁 rimanere uniti al Signore(鈥�) affinché Egli possa aiutarvi a spendere i vostri talenti per far crescere una cultura della misericordia, basata sulla riscoperta dell鈥檌ncontro con gli altri: una cultura in cui nessuno guarda all鈥檃ltro con indifferenza né gira lo sguardo quando vede la sofferenza dei fratelli鈥�. Nell鈥檃nno che sta per finire in cui si è celebrato il 500.mo anniversario della Riforma, si legge ancora nel messaggio:  鈥淚l Papa chiede allo Spirito Santo di aiutare voi, giovani protestanti, cattolici e ortodossi, ad arricchirvi con la diversità dei doni fatti a tutti i discepoli di Cristo, per manifestare che la gioia del Vangelo ci unisce al di là di tutte le ferite delle nostre divisioni鈥�.

I luoghi dell'incontro

Per la prima volta l鈥橧ncontro europeo dei giovani si tiene contemporaneamente in tre Paesi: in Svizzera a Basilea, in Germania a Lorrach e in Francia a Saint-Louis, segnando una nuova tappa del Pellegrinaggio di Fiducia sulla Terra, iniziato da frére Roger, fondatore della comunità monastica ecumenica di Taizé. Gli incontri coinvolgono una regione abituata a superare i confini e ad accogliere le diversità. 鈥淣oi siamo stati invitati a Basilea - afferma ai nostri microfoni frére Alois, attuale priore di Taizé: per questo l鈥橧ncontro europeo si svolge qui e noi ne siamo molto felici perché Basilea non rappresenta soltanto la città, ma tutta la regione che comprende anche parti della Francia e della Germania. Oggi dunque esistono 鈥� non solo qui, ma anche in altri luoghi 鈥� zone che abbracciano i confini, in Europa, e questo è un fenomeno che va aumentando e non possiamo più tornare indietro鈥�. Soddisfazione da parte dei leader delle Chiese locali che in una lettera riguardo all鈥橧ncontro si dicono 鈥渃onvinte che sarà un segno della capacità che ha la fede di collegare, di superare e di riconciliare鈥� rallegrandosi 鈥渄i aprire le loro chiese, le loro case ed i loro cuori ai loro futuri ospiti."

Giovani da tutta Europa per vivere la fede 

Migliaia i giovani che fino al 1 gennaio 2018 parteciperanno all鈥檌niziativa di Taizé. Per loro ci sarà l鈥檕pportunità di pregare coi canti e in silenzio, di unirsi a tanti coetanei per approfondire la fede. Potranno sperimentare l鈥檕spitalità delle famiglie che li accolgono, incontrare persone che vivono il Vangelo in mezzo alle sfide di oggi e trovare un nuovo impulso per la solidarietà nel continente europeo. Momento centrale nella serata del 31 dicembre, la veglia di preghiera per la pace nel mondo.

Andare verso gli altri

Il tema dell鈥橧ncontro è la gioia, sottolinea ancora frére Alois, 鈥渦na gioia che ci dà il coraggio di aprire gli occhi e di andare da quelle persone che hanno bisogno del nostro aiuto鈥�. E sottolinea una delle principali sfide a cui oggi l鈥橢uropa è chiamata: 鈥淚n tutti i Paesi d鈥橢uropa, dice, sono in atto grandi cambiamenti, e sicuramente il gran numero di rifugiati è uno dei grandi cambiamenti. E noi dobbiamo riflettere su come gestire questi cambiamenti: questo significa, in termini molto concreti, andare incontro a quelle persone che oggi già sono tra di noi鈥�. La sua proposta concreta è che ogni giovane prenda contatto personale con un rifugiato per offrirgli orecchi e cuore aperti. Solo da qui si può partire, sostiene frére Alois, per trovare soluzione ai tanti problemi che oggi ci cadono addosso