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La Tovaglia del Perdono, un ricamo tra cielo e storia

Presentato in Vaticano il libro sul tessuto in lino realizzato per la Basilica Vaticana con la tecnica canusina tipica di Reggio Emilia. La prossima Tovaglia, quella della Promessa, vestirà l’altare della Confessione durante il Giubileo. Il cardinale Semeraro: sono diverse le immagini che legano Maria con l'arte del ricamare

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

Ultima cena, mensa, memoria. Si può racchiudere in queste parole la trama in cui è intessuta la Tovaglia del Perdono realizzata dalle ricamatrici del circolo culturale “Reggio Ricama” per la Basilica di San Pietro. Un intreccio proteso verso il Cielo ma anche profondamente radicato nella storia. Si tratta infatti di un ricamo "matildico", ispirato cioè alle miniature del poema di Donizone, codice custodito dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, che narra le vicende di Matilde e dei suoi antenati circa il perdono concesso a Canossa da Papa Gregorio VII all’imperatore Enrico IV, penitente davanti alle mura del castello appenninico della “Gran Contessa”. Questa donna non fu santa né beata, ma per la Chiesa cattolica resta un’eroina: l’ultima discendente di una potente dinastia feudale e abile mediatrice nella secolare lotta tra impero e papato.

La Tovaglia del Perdono
La Tovaglia del Perdono

Il libro sulla Tovaglia del Perdono

La Tovaglia del Perdono, al centro della mostra allestita lo scorso mese di febbraio nei Musei Vaticani, è stata consegnata alla Basilica Vaticana il 22 febbraio, nel giorno della Festa della Cattedra di San Pietro. La realizzazione di questo prezioso manufatto è accompagnata anche da un libro, articolato in 6 capitoli e scritto da Fernando G. Miele, segretario dell’Ufficio dei Beni culturali della diocesi di Reggio Emilia. Si tratta del volume "Sub Umbra Cathedrae. La tovaglia del Perdono per l'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana", presentato il 29 ottobre in Vaticano, presso la Sala del Pontificio Collegio Teutonico, dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, e da monsignor Mario Iadanza, docente della Facoltà Teologica dell’Italia meridionale. Il dibattito è stato moderato dalla giornalista Cinzia de Filippis.

Un momento della presentazione, in Vaticano, della Tovaglia del Perdono.
Un momento della presentazione, in Vaticano, della Tovaglia del Perdono.

Il cardinale Semeraro: il ricamo porta un messaggio religioso

Il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro, ha sottolineato che il ricamo "è un'arte molto antica". Nel libro sulla Tovaglia del Perdono, ha ricordato il porporato, si ripercorre la storia di Matilde di Canossa. Il volume si apre con una immagine di Maria che ricama. Nell'ultima pagina si vede Gesù Bambino sulle ginocchia della Madre che ricama. Sono diverse, ha affermato il cardinale Semeraro, le immagini che legano Maria con l'arte del ricamare. Il ricamo, ha detto poi il porporato ai media vaticani, è in grado di trasmettere il messaggio religioso.

Ascolta l'intervista al cardinale Semeraro

Attraverso il ricamo, spiega Semeraro, si tenta di riprodurre con un intreccio di fili in diverse forme “un messaggio soprannaturale”. D’altra parte, molto presto il ricamo è diventato un tipo di “arte per l’arredo religioso”. Il suo sviluppo è legato “agli arredi sacri”, a quelli episcopali. Queste ricamatrici della scuola “Reggio Ricama”, ha osservato il porporato, non sono solo sotto “l’ombra della Cattedra di Pietro ma sono anche sotto la protezione della Vergine Maria”. “Secondo delle tradizioni apocrife, ripetute anche in diversi testi omiletici dell’antichità, Maria era una ricamatrice”. Il progetto finalizzato alla realizzazione delle Tovaglie per la Basilica Vaticana, ha sottolineato il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, intende portare un “messaggio religioso attraverso opere che hanno un uso liturgico”.

Le Tovaglie delle “tre P”

La Tovaglia del Perdono si inserisce dunque nell’ambito del progetto avviato nel 2019 grazie alla collaborazione con la scuola “Reggio Ricama” e finalizzato alla realizzazione del tovagliato per la Basilica Vaticana. Si tratta di tovaglie definite delle “tre P” con riferimento al nome dell’apostolo Pietro. Sono la Tovaglia del Pescatore, preparata nel 2022, quella appunto del Perdono consegnata nel mese di febbraio del 2024 e quella della Promessa che andrà a vestire l’altare della Confessione, nella Basilica Vaticana, durante il Giubileo. Dopo la presentazione del volume "Sub Umbra Cathedrae” sono stati proclamati i vincitori del concorso indetto dal circolo culturale “Reggio Ricama” con le proposte tra le quali è stato scelto il disegno della Tovaglia della Promessa.

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30 ottobre 2024, 10:45