Dall’Estate Ragazzi in Vaticano alla Gmg
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
Lo spirito della Gmg si coglie chiaramente anche a margine di ‘Estate Ragazzi in Vaticano’, che fino al 4 agosto continuerà ad accogliere numerosi bambini dei dipendenti della Santa Sede. Tra gli educatori c’è chi terminerà il servizio in anticipo. Il motivo? “Andremo a Lisbona”, spiegano a Telepace con il sorriso sulle labbra sottolineando il valore formativo del percorso.
Mettersi in gioco
“Alla Gmg metteremo a frutto ciò che abbiamo imparato in queste settimane”, dice Alessandro Ciminelli in riferimento ai momenti di condivisione ispirati dall’enciclica Fratelli Tutti. Emanuele Patanè, al debutto in questa veste, menziona “la capacità di mettersi in gioco, di stare insieme e di mantenere il sorriso nonostante la stanchezza”. “Sarà bello unire tutte queste esperienze in Portogallo”, aggiunge Roberto Kowalik a proposito di quanto vissuto nel centro estivo all'ombra della Basilica di San Pietro che in qualche modo rappresenta la Chiesa universale e anche il lavoro di tutti gli oratori estivi.
Riscoprire i rapporti personali
La partenza dei tre giovani rende felice e orgoglioso anche don Franco Fontana, il cappellano del corpo della Gendarmeria e dei Musei Vaticani che ha ideato il centro estivo giunto alla sua quarta edizione. Quest’anno la Gmg è stata una sorta di filo rosso dei vari momenti, oltre a quelli ludici, che hanno scandito le giornate in Aula Paolo VI. Certamente hanno avuto un ruolo fondamentale le sollecitazioni ‘dal vivo’ del Papa lo scorso 18 luglio quando ha incontrato i bambini a sorpresa insistendo molto sulla figura dei nonni. “Oggi – afferma il responsabile del centro Sergio Garozzo – c’è la necessità di riscoprire i rapporti personali a partire proprio da quelli familiari. Mi auguro che la Gmg possa rafforzare ancora di più questo concetto per le nuove generazioni che vivono intensamente il mondo virtuale e social”.
Dialogo e relazione
Si tratta di un punto chiave del patto educativo richiamato spesso da Francesco, che in fondo si nutre di dialogo e di relazione. Più volte e in modo creativo gli animatori di ‘Estate ragazzi in Vaticano’ hanno cercato di declinare questi valori. Ad esempio, hanno ripetuto in continuazione che non servono i super poteri. “Per essere eroi – aggiunge Sergio, ricordando l’altro tema dell’edizione 2023 – basta riscoprire il piacere delle azioni gentili, dell’ascolto, del mettersi a disposizione degli altri e della capacità di farsi aiutare”.
Imparare dai bambini
I bambini, dal canto loro, hanno mostrato tanta curiosità nei confronti dei temi della Gmg manifestando il desiderio – un giorno – di potervi partecipare. Pure l’inno li ha entusiasmati (lo hanno cantato tutti assieme), a conferma che la musica rappresenta un vettore fecondo nel campo educativo. Come sempre, però, i piccoli hanno ribaltato la situazione insegnando qualcosa ai grandi. Lo hanno fatto soprattutto sul fronte della voglia di fare, dando il massimo e provando all’infinito le performance per lo spettacolo a conclusione del centro estivo organizzato alla presenza dei genitori.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui