Ep. 73 - Papale papale -"Vangelo"
Giovanni Paolo II,
Oggi desideriamo, insieme con Maria, rileggere ancora una volta il Vangelo; in un certo senso lo rileggiamo tutto intero, e immediatamente. In esso è iscritto il cuore di Gesù, paziente e immensamente misericordioso.
Non è forse così il cuore di colui che “passò beneficando” tutti (cf. At 10, 38)? Di colui che fece sì che i ciechi riacquistassero la vista, gli zoppi camminassero, i morti risuscitassero? Che ai poveri fosse annunziata la buona novella (cf. Lc 7, 22)? Non è forse così il cuore di Gesù, il quale non aveva dove posare il capo, mentre le volpi hanno le loro tane e gli uccelli i loro nidi (cf. Mt 8, 20)? Non è forse così il cuore di Gesù, il quale difese la donna adultera dalla lapidazione e poi le disse: “Va’, e d’ora in poi non peccare più” (cf. Gv 8, 3-10)? Non è forse così il cuore di colui, che fu chiamato “amico dei pubblicani e dei peccatori” (cf. Mt 11, 19)?
Guardiamo, insieme con Maria, dentro questo cuore! Rileggiamolo nell’intero Vangelo!
Paolo VI,
Si tratta innanzitutto di comprendere. Di comprendere il disegno universale, che presiede alla salvezza del mondo. Questo disegno è il Vangelo di Cristo. È un disegno necessario. È un disegno che interessa tutta l’umanità. È un disegno di bontà, di Amore infinito. Bisogna ricordare questa verità costituzionale per le sorti dell’umanità: «così Iddio ha amato il mondo da dare per esso il suo Figlio unigenito», Cristo (Io. 4, 16). Mistero stupendo, disegno meraviglioso, offerta inestimabile. Ma si tratta d’un piano condizionato. Condizionato ad una collaborazione umana. Il Vangelo non si annuncia da sé; e il suo annuncio ha bisogno di chi se ne faccia voce, cioè apostolo, cioè missionario. Come può il mondo apprendere questo annuncio se qualcuno non lo porta? e come qualcuno lo porterà, se non ne riceve l’incarico? occorre il portavoce di Cristo, affinché Cristo sia creduto ed accolto. Ecco dunque la necessità dell’apostolo, del missionario (Cfr. Rom. 10, 17).
Giovanni Paolo I
Un certo predicatore Mac Nabb, inglese, parlando ad Hyde Park, aveva parlato della Chiesa. Finito, uno domanda la parola e dice: belle parole le sue. Però io conosco qualche prete cattolico, che non è stato coi poveri e si è fatto ricco. Conosco anche dei coniugi cattolici che hanno tradito la loro moglie; non mi piace questa Chiesa fatta di peccatori. Il Padre ha detto: ha un po' ragione, ma posso fare un'obiezione? - Sentiamo - Dice: scusa, ma sbaglio oppure il colletto della tua camicia è un po' unto? - Dice: sì, lo riconosco. - Ma è unto, perché non hai adoperato il sapone, o perché hai adoperato il sapone e non è giovato a niente? No, dice, non ho adoperato il sapone. Ecco. Anche la Chiesa cattolica ha del sapone straordinario: vangelo, sacramenti, preghiera. Il vangelo letto e vissuto.
Benedetto XVI,
La predicazione del Vangelo è la chiamata alla libertà dei figli di Dio, per la costruzione di una società più giusta e solidale. Chi partecipa alla missione di Cristo deve inevitabilmente affrontare tribolazioni, contrasti e sofferenze, perché si scontra con le resistenze e i poteri di questo mondo. E noi, come l’apostolo Paolo, non abbiamo come armi che la parola di Cristo e della sua Croce (cfr 1 Cor 1,22-25).
Francesco,
Vi esorto a coltivare la centralità di Cristo nella vostra vita, nell’ascolto quotidiano della Parola di Dio. Questo è molto importante: la vicinanza al Vangelo. Noi dobbiamo tutti i giorni leggere il Vangelo. Vi consiglio: prendete un libro del Vangelo tascabile, portatelo nella tasca o nella borsa e poi quando avete un po’ di tempo, leggete qualcosa nella giornata. Un piccolo pezzo tutti i giorni. Fa crescere il Vangelo, fa crescere il cuore. Contatto fisico con il Vangelo e poi contatto spirituale.