蜜桃交友

Cerca

I soccorsi ad un'area industriale di Kyiv, colpita dal primo attacco russo in 73 giorni (Reuters) I soccorsi ad un'area industriale di Kyiv, colpita dal primo attacco russo in 73 giorni (Reuters)

Il Papa: non dimentichiamo i Paesi in guerra. Abbiamo tanto, tanto bisogno di pace

A conclusione dell'udienza generale, Francesco torna a invocare la fine dei conflitti nel mondo chiedendo di non dimenticare la "martoriata Ucraina", ma anche Palestina, Israele, Myanmar e le altre zone del mondo colpite dai conflitti. Dal Pontefice ancora un ricordo dei 150 civili palestinesi "mitragliati, innocenti"

Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

“Abbiamo tanto bisogno, tanto bisogno di pace...”

La fine dei conflitti in tutti "i Paesi in guerra" è nuovamente al centro dell'appello di Papa Francesco a conclusione dell'udienza generale di questo mercoledì, 13 novembre.

L'appello per l'Ucraina, sotto i missili russi

"La martoriata Ucraina soffre, non dimentichiamo l'Ucraina", è l'accorata richiesta del Papa che si lega alla stretta attualità, e al primo attacco missilitico dopo 73 giorni sulla capitale Kyiv, registrato all'alba di oggi. Un attacco aereo combinato con missili e 90 droni che, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "sono stati abbattuti" dalle difese aeree.

Civili ucraini trovano riparo in una stazione della metro di Kyiv durante gli attacchi
Civili ucraini trovano riparo in una stazione della metro di Kyiv durante gli attacchi

Il rinnovato ricordo dei palestinesi mitragliati

Ma non c'è solo l'Ucraina nei pensieri di Francesco, che chiede di non dimenticare anche "la Palestina, Israele, il Myanmar" e le "tante nazioni in guerra". Come già avvenuto più volte nei suoi appelli per la pace, il Papa si sofferma su "quel gruppo di palestinesi mitragliati, innocenti". Il riferimento è ai 153 civili uccisi mentre "andavano per la strada", come evidenziato dal Pontefice a conclusione dell'udienza generale del 6 novembre. "Cosa c’entrano con la guerra i bambini, le famiglie? Sono le prime vittime”, aveva detto quel giorno Francesco, sempre in riferimento a questo episodio, già richiamato nell'udienza ancora precedente del 30 ottobre.


Il saluto ai polacchi

Nei saluti ai pellegrini di lingua straniera, il Papa rivolgendosi ai polacchi ricorda poi l'anniversario "della riconquista dell'indipendenza" in Polonia, che ricorreva lo scorso 11 novembre. "Nelle vostre preoccupazioni personali, familiari e sociali invocate l’aiuto della Madre di Dio, Regina della Polonia, che ha custodito la vostra Nazione in molti momenti difficili", afferma Francesco. E sottolinea che "il popolo polacco" ha "combattuto" per la sua autonomia "anche con il Rosario in mano".

La Vergine Maria in processione durante le celebrazioni per l'anniversario dell'indipendenza della Polonia
La Vergine Maria in processione durante le celebrazioni per l'anniversario dell'indipendenza della Polonia

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

13 novembre 2024, 10:30