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Bambini sfollati in Libano Bambini sfollati in Libano

Francesco: si rispetti il diritto umanitario, troppi bambini vittime di guerra

Dopo la preghiera mariana dell'Angelus, il Papa ricorda i 75 anni dalle Convenzioni di Ginevra e rinnova la sua preghiera per la pace auspicando un risveglio delle coscienze: durante i conflitti siano rispettate la vita e la dignità delle persone e dei popoli assieme alle strutture civili e i luoghi di culto. Un pensiero per il Marcelo Pérez, il sacerdote ucciso in Messico

Antonella Palermo - Città del Vaticano

Insiste sull'impegno internazionale, Papa Francesco, al termine dell'Angelus di oggi 27 ottobre, perché vengano fatti passi concreti per la pace laddove, soprattutto, le conseguenze della guerra colpiscono minori, civili, luoghi di culto. La vita è sacra, ripete instancabile il Successore di Pietro. 

Rispetto del diritto internazionale umanitario

Dopo la preghiera mariana, il Papa ricorda che domani, 28 ottobre, si aprirà a Ginevra la Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che definisce "importante", a 75 anni dalle Convenzioni di Ginevra. Ed esprime il suo auspicio, alla luce dei conflitti nel mondo dove ogni giorno perdono la vita migliaia di persone, moltissimi bambini.

Possa tale evento risvegliare le coscienze affinché, durante i conflitti armati, siano rispettate la vita e la dignità delle persone e dei popoli, come anche l’integrità delle strutture civili e dei luoghi di culto, in osservanza del diritto internazionale umanitario. È triste vedere come nella guerra, in qualche parte, si distruggono gli ospedali e le scuole.

"Troppe vittime innocenti!" 

Il Pontefice, dalla finestra del Palazzo Apostolico, non dimentica di invitare a pregare per la pace. Questa domenica il suo addolorato pensiero va alle piccole vittime, i bambini. Ricorda il conflitto in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, "perché si ponga fine all’escalation e si metta al primo posto il rispetto della vita umana, che è sacra!"

Le prime vittime lì sono tra la popolazione civile: lo vediamo tutti i giorni. Troppo vittime innocenti! Vediamo ogni giorno immagini di bambini massacrati! Troppi bambini! Preghiamo per la pace.

Il ricordo del prete Pérez ucciso in Messico: sia seme di pace

Papa Bergoglio si unisce a quella che definisce "l’amata Chiesa di San Cristóbal de las Casas, nello stato messicano del Chiapas, che piange il sacerdote Marcelo Pérez, assassinato domenica scorsa". Ricorda il prete nativo con un affettuoso e amaro condoglio:

Uno zelante servitore del Vangelo e del popolo fedele di Dio. Il suo sacrificio, come quello di altri preti uccisi per fedeltà al ministero, sia seme di pace e di vita cristiana.

Il presunto autore dell’omicidio è stato arrestato, ha annunciato il 22 ottobre il governatore dello stato Rutilio Escandón. Pérez era impegnato nella difesa dei diritti umani e aveva più volte denunciato la criminalità. La nuova presidente messicana Claudia Sheinbaum ha precisato che l’inchiesta è stata affidata alla procura generale. Pérez, che aveva 51 anni, è stato ucciso dopo aver celebrato la messa nella città di San Cristóbal de Las Casas. Beneficiava di misure di protezione preventiva della Commissione interamericana per i diritti umani. Appartenente al gruppo etnico dei maya tzotzil, era stato più volte minacciato, presumibilmente per le sue denunce sul traffico di droga e sulla criminalità.

Il pensiero alle Filippine colpite dalla tempesta Trami

E inoltre Francesco esprime la sua vicinanza "alle popolazioni delle Filippine colpite da un fortissimo ciclone". È la tempesta tropicale Trami, tra le più letali e distruttive dell'arcipelago del sud-est asiatico finora registrata quest'anno, che ha causato quasi 130 vittime mentre molte aree restano isolate e le persone necessitano di soccorso.  Si prevede che il bilancio delle vittime aumenterà. 

Il Signore sostenga quel popolo tanto pieno di fede

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27 ottobre 2024, 12:37