Il Papa: nell’amore la vera felicità, gli sposi siano aperti alla vita
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
È l’amore coniugale il cuore della catechesi che Francesco propone all’, quello che coinvolge uomo e donna in un “dono reciproco”, “pieno, coinvolgente, senza ‘mezze misure’”, “per sempre”. Ne parla Gesù quando, interrogato dai farisei sul “ripudio della moglie da parte del marito”, coglie "l’occasione per richiamare” l’attenzione sul “valore dell’amore tra uomo e donna”.
Complementari nella diversità
Il Papa spiega che all’epoca di Cristo “il marito poteva cacciare, ripudiare la moglie, anche per motivi futili” poiché si ricorreva ad “interpretazioni legalistiche delle Scritture”; dunque “la condizione della donna nel matrimonio era di grande svantaggio rispetto a quella dell’uomo”. Gesù per questo si sofferma sull’aspetto più importante dell’amore matrimoniale.
Donna e uomo sono stati voluti dal Creatore uguali nella dignità e complementari nella diversità, per poter essere l’uno per l’altra aiuto, compagnia, ma al tempo stesso stimolo e sfida a crescere.
Accogliersi reciprocamente e perdonarsi sempre
È una “vita nuova”, chiarisce Francesco, quella che intraprendono due coniugi, “accogliendosi reciprocamente" e vivendo uniti come ‘una carne sola’” - cosa non facile -, e che è “destinata a durare non ‘fino a quando mi va’, ma per sempre”.
Certo, questo richiede fedeltà, anche nelle difficoltà, rispetto, sincerità, semplicità. Richiede di essere disponibili al confronto, a volte alla discussione, quando ci vuole, ma sempre pronti al perdono e alla riconciliazione. E mi raccomando: marito e moglie, litigate, tutto quello che volete, a patto che si faccia la pace prima che finisca a giornata. Sapete perchè? Perchè la guerra fredda del giorno dopo è pericolosa.
Per fare la pace basta una carezza, prosegue il Pontefice, che raccomanda ancora di non lasciare che la giornata volga al termine senza riconciliarsi.
I figli il frutto più bello dell’amore
Nel matrimonio, inoltre, “per gli sposi è essenziale essere aperti al dono della vita, al dono dei figli”. Il Papa li definisce “il frutto più bello dell’amore, la benedizione più grande di Dio” e anche “fonte di gioia e di speranza per ogni casa e per tutta la società” e per questo incoraggia: "Fate figli", "Per favore, aperti alla vita".
L’amore è esigente, sì, ma è bello, e più ce ne lasciamo coinvolgere, più scopriamo, in esso, la vera felicità.
Pregare per gli sposi
Francesco invita, infine, ciascuno a chiedersi se il proprio amore è "fedele, generoso, creativo”, se le proprie famiglie “sono aperte alla vita, al dono dei figli”. E invocando, poi, Maria perché “aiuti gli sposi cristiani”, incoraggia i fedeli a rivolgersi “a lei in unione spirituale” con quanti oggi si sono radunati al santuario di Pompei per la recita della tradizionale supplica alla Madonna del Santo Rosario.
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