Il Papa: per l'armonia tra uomo e Creato serve una conversione ecologica
Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano
Il rinnovo dell’impegno “per il ripristino delle relazioni buone e feconde tra la famiglia umana e il Creato, attraverso un lavoro che si prende cura e custodisce quanto affidatoci dal Creatore” è stato il tema portante del discorso tenuto questa mattina, 19 settembre, da Papa Francesco ai membri del Centro di Alta Formazione Laudato si’ (CeAF-LS), l’organismo scientifico, educativo e di attività sociale istituito dal Pontefice nel febbraio del 2023 e nel solco dell'enciclica sulla cura della “casa comune”.
Il successo dell'iniziativa "Borgo Laudato si'"
Papa Francesco ha esordito ringraziando i collaboratori del Centro “per l’impegno con cui siete coinvolti in questo nuovo progetto”, riservando una menzione speciale al direttore, padre Fabio Baggio, il quale aveva spiegato come il programma si ponesse l’obiettivo di rendere “concreti i principi contenuti nell’enciclica ”. Un tema, questo della concretezza, ripreso dal Pontefice e visibile anche nella promozione di una “conversione ecologica” sostenuta attraverso le iniziative dell’organismo. “Ho pensato di realizzare un modello tangibile di pensiero, di struttura e di azione, che ho denominato Borgo Laudato si’”, ha spiegato il Papa ai presenti, facendo riferimento ai 55 ettari della residenza di Castel Gandolfo, 35 di suggestivi giardini e 20 di terreno agricolo, fattoria, serre ed edifici di servizio, rivelatisi “lo spazio adatto ad ospitare questa sorta di ‘laboratorio’, dove sperimentare i contenuti formativi”. Tale sperimentazione si è avverata tramite l’istituzione di un corso di formazione per giardinieri e manutentori del verde, al quale hanno preso parte dieci candidati dai background difficili: migranti, rifugiati, persone con disabilità, ex detenuti, vittime di violenza, giovani e adulti disoccupati.
La promozione dell'ecologia integrale
Un progetto, quello del “Borgo”, che, come ricordato da Papa Francesco durante il suo discorso di oggi, si è avvalso del supporto di “esperti nazionali e internazionali di altissimo livello”, avanzando lungo tre “direttrici principali”, ovvero “l’educazione inclusiva all’ecologia integrale, l’economia circolare e generativa e, terzo, la sostenibilità ambientale.” Il risultato, presentato dal Direttivo, è - ha sottolineato il Papa stesso - “un progetto complesso e poliedrico, che interessa vari aspetti dell’ecologia integrale”, che trova i suoi punti fermi nell’agricoltura, nella sostenibilità e nella diversificazione, “investendo in infrastrutture, sistemi di irrigazione e sviluppo di tecniche agricole rispettosi dell’ecosistema e della biodiversità”.
Concretizzare i principi della Laudato si'
Presentando gli ultimi sviluppi dell’iniziativa, Francesco ha notato la recente installazione di una vigna, definita “sintesi di tradizione e innovazione”, un vero e proprio “marchio di fabbrica del Borgo”. Anche in questo frangente, ha ricordato il Pontefice, non è mancato l’apporto di esperti del settore. Questo poiché “l’intenzione è quella di puntare all’eccellenza”. “È molto importante non rimanere nella media", ha aggiunto il Papa, "perché dalla media si va alla mediocrità. Sempre puntare sull’eccellenza". Tra gli elementi più rilevanti di quest’ultima innovazione, Papa Francesco ha evidenziato l’ingente “impiego di manodopera”. Un fattore che vuole riaffermare una volta in più l’auspicio del Pontefice per una rinnovata armonia tra l’uomo ed il Creato. In conclusione, il Papa ha nuovamente ringraziato i collaboratori al progetto, benedicendo il loro lavoro e ribadendo la sua fiducia in un progetto che possa “ben rappresentare quei principi dell’ecologia integrale che ho voluto evidenziare nell’enciclica e nell’esortazione apostolica ”.
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