Dal Papa in udienza il presidente di Timor Est
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Papa Francesco ha ricevuto questa mattina, 22 gennaio, in Vaticano il presidente della Repubblica Democratica di Timor Leste, José Manuel Ramos-Horta. Circa 35 minuti la durata del colloquio riservato nella Biblioteca del Palazzo Apostolico vaticano, dalle 10.15 alle 10.50. Successivamente il capo di Stato ha incontrato in Segreteria di Stato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, e monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
I colloqui in Segreteria di Stato
“Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato – informa una nota della Sala Stampa vaticana - sono state sottolineate le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e Timor Leste e il contributo che la Chiesa cattolica offre quotidianamente al Paese, sottolineando le buone relazioni con le Autorità”. Quindi ci si è soffermati “su alcuni aspetti della situazione economica e sociale del Paese e sui problemi che il cambiamento climatico causa nella Regione”. “Nel prosieguo della conversazione – aggiunge la nota - vi è stato anche uno scambio di opinioni sulla congiuntura internazionale e regionale, con riferimento ai Paesi del Sud-Est asiatico”.
Scambio dei doni
Al momento del tradizionale scambio dei doni, Ramos-Horta ha consegnato al Papa un tais, un telo tipico con raffigurante immagine dello stesso Pontefice dipinta da un artigiano locale. Insieme a questo, un rosario con pietre di sandalo, il caffè locale, il Luwak, considerato tra i migliori del mondo, i cui semi vengono mangiati dai marsupiali “possum” (gli zibetti delle palme), un documento sulla fraternità firmato dal Parlamento di Timor Est.
Da parte del Papa, una scultura in bronzo che rappresenta la fraternità; i volumi dei documenti papali; il Messaggio per la Pace di quest’anno e un libro sull’Appartamento Pontificio.
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