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Il presepe del Centro diurno di salute mentale dell’Asl di Napoli in dono al Papa Il presepe del Centro diurno di salute mentale dell’Asl di Napoli in dono al Papa

Quel dono del centro di salute mentale

Consegnato a Francesco, al termine dell'udienza generale, il presepe realizzato dalla comunità del Centro diurno di salute mentale dell’Asl di Napoli. Il dono da parte di Mediterranea Saving Humans come segno di speranza per Natale

di Rosario Capomasi

Il presepe realizzato dalla comunità del Centro diurno di salute mentale dell’Asl di Napoli è stato simbolicamente donato da Mediterranea Saving Humans a Papa Francesco come segno di pace e di speranza nella prospettiva del Natale, hanno spiegato i responsabili della ong, don Mattia Ferrari, cappellano, e Luca Casarini. Oltre al presepe, aggiunge don Ferrari, «Mediterranea ha donato a Francesco anche una torta realizzata da Spin Time, centro di accoglienza che si trova a Roma, in uno stabile in via di Santa Croce in Gerusalemme, dove sono presenti circa 400 migranti».

Questi significativi segni hanno contraddistinto, in Aula Paolo VI , l’ultima udienza generale prima del Natale. L’atmosfera festosa di questi pochi giorni che separano dal 25 dicembre si è respirata con grande intensità stamane durante l’incontro del Papa con i fedeli. E si è respirata, soprattutto, proprio attraverso testimonianze e doni.

Gli zampognari di Bojano

Ci ha poi pensato il gruppo degli zampognari di Bojano a far sentire il calore natalizio eseguendo brani della tradizione. Ad accompagnare i “ciaramellari” molisani c’era il loro sindaco, Carmine Ruscetta, che ha regalato al Pontefice la “Targa della Pace”, a lui dedicata dall’Associazione “Amici monsignor Antonio Nuzzi”. La partecipazione all’udienza “natalizia” del gruppo di Bojano è iniziata nel 1994 con san Giovanni Paolo II . «Il prossimo anno — hanno raccontato — celebriamo 30 anni di omaggio al Papa: un traguardo che ci riempie di gioia. Abbiamo ricevuto grazie su grazie e la benedizione del Pontefice ci ha incoraggiato a recare alle persone, soprattutto fragili e bisognose, l’annuncio gioioso del Natale cristiano». Un annuncio che si traduce «svolgendo, soprattutto in questo periodo, un’umile attività di apostolato ed evangelizzazione come raccontiamo in un libro scritto in merito e che ora è in aggiornamento».

Musica natalizia

Evangelizzazione e apostolato sono al centro anche dell’operato di don Marco Stolfi, parroco di Santa Maria a Silice, a Riardo, in provincia di Caserta, la cui banda musicale ha interpretato diversi brani natalizi. «Francesco ha benedetto il quadro della Madonna della Stella, patrona del nostro paese e a cui i fedeli sono molto legati. Al Pontefice abbiamo chiesto di pregare per la nostra comunità che soffre il progressivo spopolamento ma non la mancanza di fede, che invece cresce sempre di più».

Non hanno fatto mancare questa mattina, in Aula, la loro presenza anche l’Unità pastorale di Fermo-Centro, guidata dall’arcivescovo Rocco Pennacchio, e la Scuola nazionale di formazione politica “Giorgio La Pira”, con il suo direttore, Luigi Di Santo.

Francescani dal Brasile

Da Óbidos, in Brasile, è giunta una piccola rappresentanza dei Frati francescani nella Provvidenza di Dio e dei Poveri servi della Divina Provvidenza, impegnati nell’assistenza ospedaliera agli indigenti e ai bisognosi. Ad accompagnarli, il vescovo della diocesi, il francescano Bernardo Johannes Bahlmann, presidente dell’ospedale di Óbidos. Tra loro, era presente fra’ Francisco Belotti, alla guida di un’associazione che riunisce 70 centri sanitari, principalmente in Brasile, una barca-ospedale in Amazzonia, una fondazione ad Haiti e un ospedale in Portogallo.

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20 dicembre 2023, 15:15